I vergognosi insuti sui social network alla piccola Noemi

Non si capisce nemmeno cosa possa spingere un qualsiasi essere umano addirittura a pensare una frase del genere. Se poi queste frasi vengono addirittura messe nero su bianche e diffuse pubblicamente sui social network, allora significa davvero che la nostra società ha sempre meno speranze. Ecco che siamo costretti a leggere anche gli insulti alla piccola Noemi, bambina di 4 anni, vittima innocente di un agguato di camorra a Napoli venerdì scorso, 3 maggio 2019.

Insulti Noemi, la vergogna sul web

Lo ha fatto notare, tra gli altri, l’associazione Insieme in Rete che da tempo si occupa di combattere gli haters del web. Si tratta di frasi il più delle volte sgrammaticate, ma cariche di odio in maniera inversamente proporzionale all’uso corretto della lingua.

Il tenore degli insulti a Noemi

«Dov’è finita l’umanità?» – scrivono i ragazzi di Insieme in Rete e lo scriviamo anche noi, facendo nostra la loro stessa domanda. Non è possibile, nel 2019, continuare a leggere messaggi carichi d’odio come «Siete la feccia dell’Italia, puzzate, senza lavoro: ma perché non fate una bella guerra fra di voi, così sparano anche ad altri bambini, perché il male va curato subito». O ancora: «Una napoletana di meno».

La discriminazione territoriale che si unisce in maniera indissolubile alla volgarità e alla necessità di manifestare il proprio pensiero nella forma più violenta. Noemi è ancora ricoverata nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale Santobono di Napoli. Ha un polmone perforato e lotta tra la vita e la morte. Diversi politici si sono recati a trovarla. Ma tutto questo non ha di certo fermato la desolazione della famiglia, che ha dichiarato di voler lasciare la città una volta che la bambina si fosse ristabilita.

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