Instagram vuole rimuovere i filtri che simulano interventi di chirurgia plastica

Instagram combatte da qualche anno con Snapchat sulla qualità dei filtri da utilizzare per realizzare le stories, brevi video che si cancellano dopo 24 ore. Molti utenti hanno sempre incoronato come vincitore il social del fantasmino giallo, spesso però ripubblicando i video sul social della scuderia di Menlo Park. Con la possibilità di creare i propri filtri però, Instagram è riuscita a fare dei balzi in avanti, ma la cosa è decisamente sfuggita di mano.

Instagram vuole rimuovere i filtri che simulano interventi di chirurgia plastica

Gli utenti ora possono dare sfogo alla propria fantasia creando i propri filtri da diffondere poi su Instagram (ci sono centinaia di tutorial su Youtube per capire come fare). I filtri caricato poi possono essere salvati e riutilizzati da altri iscritti. Peccato però che tra i più popolari e riutilizzati ci fossero quelli che simulavano interventi di chirurgia plastica. Zigomi degni di Star trek, labbra gonfiate a dismisura, occhi ingranditi e pelle iper levigata: questa la base di molti filtri, che variavano poi per aggiunta di lentiggini, accessori, pettinature. Passato il primo momento di ilarità per il filtro eccessivo, queste modificazioni del viso si sono “normalizzate”, addirittura uno dei più popolari aveva come nome “Holy Natural” prendendo il posto molto spesso delle famose orecchie da cagnolino predilette dal pubblico femminile. Un utilizzo tanto eccessivo da essere notato dai vertici, che hanno quindi deciso di rimuoverli. La segnalazione è giunta dalla Spark AR, la società ingaggiata dal social per realizzare la maggior parte dei filtri. «Vogliamo che gli effetti Spark AR siano un’esperienza positiva – hanno spiegato in un post su Facebook – e stiamo rivalutando le nostre politiche esistenti in relazione al benessere della persona». Negli ultimi anni infatti molti studi hanno provato che l’utilizzo di filtri “di bellezza” sui social network possono portare a una percezione molto distorta del proprio aspetto e di come dovrebbe essere, soprattutto sugli iscritti più giovani e vulnerabili.

(credits immagine di copertina: Free license Photo by Luke van Zyl on Unsplash)

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