L’Inps dice che la Protezione Civile è poco attendibile: «I morti per Covid-19 sono 20mila in più»

Il computo dell’ultima stima della Protezione Civile, con il bollettino trasmesso alle 18 del 21 maggio, recitava 32.486 morti. Ma secondo l’Inps, i decessi sarebbero almeno 20mila in più a causa del coronavirus. Uno scontro istituzionale senza precedenti: due enti fondamentali per il funzionamento dello Stato, l’istituto di previdenza e la protezione civile appunto, entrano in conflitto tra di loro su un tema delicatissimo come le morti a causa della pandemia che ha investito in pieno l’Italia.

LEGGI ANCHE >  No, Luciano Vangone non riceverà tutti i soldi del decreto Cura Italia

Inps contro Protezione Civile sulle stime dei morti di coronavirus

E l’Inps attacca la Protezione Civile senza mezzi termini: «La quantificazione dei decessi per coronavirus – si legge nell’analisi della mortalità degli ultimi giorni -, condotta utilizzando il numero di pazienti deceduti positivi fornito su base giornaliera dal dipartimento della Protezione civile, è considerata poco attendibile, in quanto influenzata non solo dalla modalità di classificazione della causa di morte, ma anche dall’esecuzione di un test di positività al virus».

L’istituto ha registrato un aumento di 46.909 decessi rispetto ai 109.520 attesi. Il numero di morti dichiarate come Covid-19 nello stesso periodo è stato di 27.938. La differenza sarebbe di oltre 19mila decessi, che l’Inps colloca geograficamente tutti nelle regioni del nord. Si tratta di un numero di morti superiore rispetto alla media del periodo e, dunque, straordinario. Ma la coincidenza con i dati della protezione civile sui decessi Covid non c’è. Per questo l’Istituto di previdenza sferra un durissimo attacco alla protezione civile di Angelo Borrelli affermando che i suoi dati sono inattendibili.

Inps contro Protezione Civile, l’analisi delle cause della mortalità

Tuttavia, l’Inps non manca di sottolineare che parte di questo aumento potrebbe essere causato anche da elementi indiretti legati all’epidemia di coronavirus: si tratterebbe, ad esempio, delle persone che sono morte a causa di altre malattie che non hanno potuto ricevere le cure necessarie a causa della concentrazione di forze (e di posti letto in ospedale) nei confronti della lotta all’emergenza epidemia.

Foto dall’analisi sulla mortalità dell’Inps del 20 maggio 2020

Share this article
TAGS