Perché si parla tanto della crittografia su Telegram?
Dei 12 capi d'accusa "contro ignoti" all'interno dell'inchiesta che ha portato al fermo di Pavel Durov, ben tre si occupano di questo tema
31/08/2024 di Redazione Giornalettismo
Un comunicato stampa che prova a fornire delle indicazioni più precise, ma lasciando ancora molti dubbi. Le autorità giudiziarie di Parigi hanno diffuso, qualche ora fa, un documento ufficiale relativamente al fermo (e non all’arresto come detto erroneamente in precedenza) del fondatore di Telegram Pavel Durov. Si parla di un’indagine avviata lo scorso 8 luglio “contro ignoti”, con il riferimento a 12 capi di imputazione. Dunque, parliamo di un qualcosa di molto più ampio rispetto agli eventi recenti e che vedrebbe coinvolte figure – non identificate -, con Durov che rappresenterebbe solamente il classico “pesce grosso” finito nella rete. Oltre ai vari reati che – come noto – vengono perpetrati dagli utenti utilizzando l’app di messaggistica istantanea, si parla di “complicità della piattaforma” a vari livelli.
Inchiesta Telegram, si parla anche di crittografia
Il primo, ovviamente, riguarda la mancata collaborazione con le autorità nell’individuazione di chi commette gravi pratiche illegale (vedi pedopornografia) su Telegram. Il secondo, invece, è un dito puntato sui sistemi di crittografia all’interno dell’app. Perché Telegram fornisce due soluzione differenti: una server-client per le chat private, i gruppi e i canali e una client-client per le cosiddette “chat segrete”. Le autorità francesi dicono che la piattaforma abbia un sistema “senza dichiarazione di conformità”, ma non è chiaro quale sia il riferimento. Sta di fatto che appare evidente come la crittografia non sia uno strumento attrattivo per gli utenti. E allora, perché molte attività illecite sussistono su Telegram? Perché la piattaforma si è spesso rifiutata di collaborare con le autorità. Dunque, una sorta di botte sicura.
Cosa resta? A quanto pare questa inchiesta non ha nulla a che vedere con la pirateria. Anche se la diffusione di link illegali per guardare le partite di calcio sia ben nota alle autorità, nessuno dei capi di imputazione sembra fare riferimento a tutto ciò. E mentre il mondo si divide su chi difende l’operato di Durov e di Telegram e chi, invece, mette in evidenza tutte le storture, l’app è diventata la più scaricata in moltissimi Paesi del Mondo. In Particolare negli Stati Uniti, ma soprattutto in Francia. Proprio dove Durov è stato fermato qualche giorno fa.
- L’inchiesta della Procura francese e i 12 capi di imputazione (non solo contro Durov)
- Il tema centrale della crittografia su Telegram
- L’inchiesta su Telegram riguarda anche la pirateria?
- Perché chi fa attività illegali sceglie Telegram e non Whatsapp o Signal?
- Nelle ultime ore, sono aumentati i download dell’app di Telegram