Perché i social sono contagiati dagli hashtag sbagliati sul Coronavirus

L’importante è apparire. E nei social, quando si parla di visibilità, si utilizza il termine tendenza. In questi giorni di emergenza in Italia – e non solo, perché i primi fenomeni di questo vocabolario sbagliato sono iniziati ad apparire fin dalle prime notizie che arrivavano dalla Cina – su Twitter sono comparsi tantissimi hashtag Coronavirus sbagliati. In molti hanno pensato si trattasse di errori da ‘analfabetismo’ social, ma non per tutti i casi è vera questa teoria. La reale risposta sta in alcuni algoritmi.

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Oggi, mercoledì 26 febbraio 2020, per esempio troviamo in tendenza l’hashtag #Coronaviriusitalia, con quella ‘i’ di troppo all’interno della parola virus. Chi frequenta con assiduità e attenzione il mondo di Twitter, sa bene che quando si mette il ‘cancelletto’ davanti a una parola, iniziano a comparire i suggerimenti e da lì un hashtag comincia a essere virale e trend topic. Per questo motivo, anche oggi, l’hashtag Coronavirus sbagliato è in tendenza, come accaduto nei giorni scorsi con #Coronarvirus o #Coronavirusitalla.

Gli hashtag Coronavirus sbagliati su Twitter

Ma la spiegazione va oltre la banale definizione di errori. Si parla di algoritmi social che, per semplificare la questione, tende a dare precedenza ai nuovi hashtag. In sintesi: un hashtag non può rimanere in tendenza per più di un giorno. Per questo motivo su Twitter troviamo, quotidianamente, quelli che sembrano essere hashtag Coronavirus sbagliati. In alcuni casi si tratta di veri e propri errori, negli altri di vere e proprie strategie social per mantenere in alto un determinato argomento.

Le soluzioni per fuggire all’algoritmo social

E la differenza tra l’errore e la scelta consapevole sta proprio nella viralità dell’hashtag. Quando ci troviamo di fronte a un lapalissiano errore di battitura – come fu nel caso della richiesta di impeachment nei confronti di Sergio Mattarella dove molti utenti non erano veramente a conoscenza di come si scrivesse quella parola – l’hashtag non sale quasi mai nelle principali tendenze del giorno. Quando, come il caso di #Coronaviriusitalia o #Coronavirusitalla (rimasto al vertice dei trend topic per tutta la giornata di martedì 25 febbraio), vediamo che salgono in tendenza, allora si tratta di una strategia per sfuggire all’algoritmo. Il tutto giocando su similitudini tra lettere (come la ‘l’ minuscola e la ‘I’ maiuscola) o l’impercettibile percezione della lettera ‘i’ all’interno del termine virus.

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