Il gruppo di hacker Conti svela le carte: «Se qualcuno attacca la Russia, colpiremo le sue infrastrutture cruciali»
In un post sul suo forum, assicura un sostegno incondizionato alle scelte del presidente russo Vladimir Putin
26/02/2022 di Redazione
Se da un lato la popolazione degli hacktivisti di livello globale sta cercando di unire le sue forze e di lanciare i suoi appelli per il supporto alla popolazione ucraina, dall’altro lato il mondo del dark web non sta di certo a guardare. Si pensi, ad esempio, al messaggio che è stato diffuso nella serata di ieri dal gruppo di hacker che realizzano ransomware di ultima generazione, il gruppo Conti. Tradizionalmente vicini al Cremlino, gli hacker hanno appoggiato in maniera incondizionata l’operato di Vladimir Putin e la sua invasione dell’Ucraina, lanciando una vera e propria dichiarazione di cyber-war a tutte quelle organizzazioni o stati che dovessero rispondere all’invasione russa del Paese.
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Gruppo Conti appoggia Putin e minaccia chiunque si opponga all’invasione dell’Ucraina
«Se qualcuno deciderà di organizzare un attacco informatico o qualsiasi attività bellica contro la Russia – si legge in una comunicazione sul forum che da sempre ha fatto da megafono alle azioni informatiche del gruppo di hacker russi tra i più pericolosi al mondo -, useremo tutte le nostre risorse possibili per contrattaccare le infrastrutture critiche di un nemico». Una minaccia che arriva in seguito alle parole d’elogio per l’azione messa in campo dal presidente russo Vladimir Putin. Il legame tra il governo del presidente russo e il gruppo di hacker Conti è antico ed è legato anche al fatto che, stando a quanto accertato dalla comunità internazionale a livello di cybersicurezza, gli hacker operano proprio a partire dal territorio russo, dove si vedrebbero garantita una ottima protezione.
Visto che il gruppo Conti ha già dimostrato di essere in grado di agire su larga scala nei confronti sia di infrastrutture pubbliche, sia di quelle di aziende private in tutto il mondo – compresi gli Stati Uniti – la loro minaccia non deve di certo essere sottovalutata. Le parole degli hacker arrivano quando la Russia, attraverso il proprio ministero della Difesa, si affrettavano a smentire – non senza qualche contraddizione e non senza lasciare qualche perplessità – la violazione dei propri database da parte degli hacktivisti di Anoymous. Sembra essere verosimile che le violazioni dei database riguardino soprattutto dati e analisi relativi a società esterne che collaborano con il ministero della Difesa di Mosca, essendo invece non conservabili e non archiviabili i dati interni, secondo precise disposizioni legislative russe.