Il padre di Greta Thunberg preoccupato per l’odio generato dalle fake news contro di lei

30/12/2019 di Enzo Boldi

Lottare per un’ideale, spingere gli altri a farlo e ritrovare il sorriso e la felicità. A raccontare la vita e il cambiamento di Greta Thunberg è il padre che, intervistato dalla BBC, ha raccontato di come la figlia sia riuscita a uscire dalla depressione proprio grazie al suo attivismo in favore dell’ambiente. La luce dopo anni di buio, dove la giovane svedese ha dovuto lottare per tornare a recuperare la felicità che si era persa dietro la sindrome di Asperger che aveva preso il sopravvento sulla sua personalità.

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La depressione di Greta Thunberg «è durata circa tre quattro anni – ha raccontato il 50enne Svante alla BBC -. Aveva smesso di parlare, smesso di andare a scuola e smesso di mangiare, il peggiore degli incubi per qualsiasi genitore». Poi, però, la sua voglia di diventare un membro attivo per convincere il mondo – in particolare i più giovani – a lottare per il proprio futuro e per quello del loro Pianeta è stata la classica via d’uscita che ha riportato la ragazza a un confronto con tutto e tutti.

Greta Thunberg e la depressione

E quegli scioperi in favore dell’ambiente, quei Fridays for future che tanto l’hanno resa celebre, è come se le avessero restituito un ruolo nel mondo, anche se il padre (inizialmente) non era d’accordo con queste assenza da scuola. Poi, però, per amore della figlia, ha iniziato a esserle vicino anche nei suoi lunghi viaggi: «Ho fatto tutte questo e sapevo che erano le cose giuste da fare. Ma non l’ho fatto per il clima, l’ho fatto per salvare mia figlia».

La fake news e il clima d’odio

Se la felicità è tornata nella mente e sul volto di Greta, il padre 50enne si è detto molto preoccupato per tutto quello che è stato fatto circolare attorno al nome di sua figlia: «Lei ride e si diverte molto nel leggere tutte le fake news che sono state create ad arte per demonizzarla. Io, da padre, però sono molto preoccupato per il clima di odio che è stato generato».

(foto di copertina: G. Ronald Lopez/ZUMA Wire)

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