La morte di Grant Imahara, conduttore televisivo di 49 anni

Il suo volto era associato, per gli appassionati di documentari, a quello del cacciatore di miti, colui che andava in giro per il mondo a verificare le leggende che sono entrate a far parte della mitologia nelle varie culture. Una sorta di acchiappafantasmi associato al mito. E non è un caso che la trasmissione di Grant Imahara venisse chiamata Mythbusters. Oggi, da Los Angeles arriva la notizia della sua morte a soli 49 anni.

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Grant Imahara, chi era e come è morto

Grant Imahara era un volto noto della televisione americana, soprattutto quella che si occupa di divulgazione scientifica. I suoi programmi erano diffusi anche attraverso i media di Discovery Channel, pertanto erano molto apprezzati anche in Italia. Secondo alcuni media americani, il presentatore televisivo nato a Los Angeles ma di origini giapponesi è morto a causa di un aneurisma cerebrale.

Il format della trasmissione Mythbusters che lo ha reso famoso sin dal 2004 era molto coinvolgente, perché Grant Imahara faceva parte di uno dei due team che, nel corso della puntata, si sfidavano alla ricerca di prove per dimostrare l’esistenza di quello specifico mito o leggenda. Ma la sua esperienza in televisione non si fermò a questo programma.

Grant Imahara, il suo ultimo progetto

Anche i documentari in streaming, infatti, rientravano nel curriculum del conduttore di Los Angeles. Ultimamente, infatti, aveva girato per Netflix anche White Rabbit Project, una serie televisiva prodotta insieme a Tory Belleci e Kari Byron (con lui anche nella squadra di Mythbusters) che prevedeva puntate di circa tre quarti d’ora l’una in cui si andavano a indagare gli aspetti dell’archeologia e dell’antropologia più curiosi e di maggiore interesse per il pubblico.

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