Google sta per essere bannato in Donetsk e Lugansk

Dopo Instagram e Facebook in Donetsk e Lugansk anche Google verrà vietato

22/07/2022 di Ilaria Roncone

Google vietato nelle regioni occupate dell’Ucraina di Donetsk e Lugansk, nate come regioni autonome nel 2014 e dichiarate organizzazioni terroristiche dalle autorità ucraine di Kiev (i soli stati facenti parti delle Nazioni Unite che ne riconoscono la sovranità sono Russia, Siria e Corea del Nord). Il leader dell’autoproclamata Repubblica Popolare di Donetsk e la autorità filorusse sostengono che il motore di ricerca punti a promuovere «terrorismo e violenza contro i russi». L’accusa porterà al divieto secondo quanto riporta una dichiarazione pubblicata su Telegram da Denis Pushilin, capo dell’autoproclamata Repubblica Popolare di Donetsk (DPR): «La propaganda disumana dell’Ucraina e dell’Occidente ha da tempo superato tutti i confini. C’è una vera e propria persecuzione dei russi, l’imposizione di bugie e disinformazione».

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Google vietato in Donetsk e Lugansk, l’accusa al motore di ricerca

Tra quelli accusati spicca senz’altro Google: il motore di ricerca è stato accusato di essere in prima linea in tal senso. In particolar modo, il motore di ricerca andrebbe «apertamente, su ordine dei suoi curatori dal governo degli Stati Uniti, promuove il terrorismo e la violenza contro tutti i russi, e soprattutto la popolazione del Donbass». Dopo aver annunciato la precisa intenzione di bloccare Google, Pushilin ha aggiunto anche – come riporta il Guardian – «questo è ciò che si fa in ogni società con i criminali: li si isola dalle altre persone. Se Google smette di perseguire la sua politica criminale e torna nel solco della legge, della morale e del buon senso, non ci saranno ostacoli per il suo lavoro».

Prima di Google è toccato, nelle due regioni, al blocco di Facebook e Instagram (limitati anche in Russia dopo essere stati accusati dal tribunale di Mosca di «attività estremiste»). La cinghia si stringe sempre più attorno alle Big Tech, dunque, e a qualsiasi presa di posizione che vada contro l’invasione della Russia in Ucraina.

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