Google blocca gli account del vecchio governo afghano per proteggere gli ex funzionari dai talebani

Impedire ai talebani di avere accesso a determinate informazioni, in questo momento, è fondamentale per proteggere una serie di persone

04/09/2021 di Ilaria Roncone

Google ha deciso di bloccare gli account dei funzionari del governo caduto in Afghanistan per proteggere loro e i partner internazionali. Le e-mail ufficiali inviate tramite i server di Google, infatti, potrebbero fornire ai talebani lo storico della traccia digitale lasciata da chiunque ne abbia fatto parte. I talebani, che stanno cercando in tutti i modi di ottenere queste conversazioni e lo storico della gestione con nomi, cognomi, azioni e ruoli avrebbero accesso al lavoro fatto da ministeri delle finanze, dell’industria, dell’istruzione superiore e delle miniere.

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Google protegge i funzionari dell’ex governo bloccando le e-mail

Un numero imprecisato di account di posta elettronica è stato temporaneamente bloccato – si legge su Reuters – via via che crescevano i timori per le tracce digitali rimaste dell’opera del precedente governo afghano. La caccia ai nemici dei talebani potrebbe tranquillamente basarsi su database biometrici e dati ottenuti dal libro paga. In una dichiarazione di venerdì Google non ha voluto confermare che gli account sono stati bloccati ma ha parlato di «azioni temporanee per mettere al sicuro gli account rilevanti» in Afghanistan.

A riferire all’agenzia di stampa le intenzioni dei talebani è stato un dipendente dell’ex governo che si è visto chiedere di preservare i dati contenuti nel server del ministero per il quale lavorava. La richiesta non è stata rispettata e, attualmente, questa persona deve vivere nascosta e non può essere identificata per la sua sicurezza personale.

«Anche solo una lista di dipendenti sarebbe un grosso problema»

Chad Anderson, ricercatore per la sicurezza presso la società di intelligence Internet DomainTools, ha sottolineato quanto anche solo una lista di nomi degli ex funzionati di governo potrebbe comportare un pericolo concreto. Tra dipendenti, ex ministri, appaltatori, alleati nel paese e alleati stranieri, tutti potrebbero essere messi in concreto pericolo. Microsoft, per ora, non commenta la questione.

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