Conte e l’ordinanza nazionale sul coronavirus: «Pronta in serata, ora state tranquilli»

25/02/2020 di Redazione

Giuseppe Conte è intervenuto in conferenza stampa dalla sede centrale della Protezione Civile per testimoniare il fatto che il governo italiano si sia comportato in maniera corretta nella gestione dell’emergenza coronavirus. E ha spiegato perché c’è stata necessità di uniformare tutte le misure sul territorio nazionale per evitare confusione e generare false speranze nei cittadini italiani. Innanzitutto, il presidente del Consiglio ha affermato di come sia irrazionale, da parte di altri Paesi europei, chiudere le porte agli italiani.

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Giuseppe Conte e la conferenza stampa dalla Protezione Civile

«Rispetto a un’emergenza nazionale simile – ha detto Giuseppe Conte -, che valore possono avere le polemiche? Secondo me non c’è bisogno di polemiche, né con altre istituzioni, né con il sistema sanitario italiano. I cittadini possono stare tranquilli per quello che succede nei presidi ospedalieri. Tuttavia, non devono andare al pronto soccorso per qualsiasi sintomo febbricitante, ma non spetta a me fare lo scienziato o il medico».

Il presidente del Consiglio ha confermato che il provvedimento, che verrà divulgato in serata, sarà valido per tutto il territorio nazionale, in modo tale da evitare difformità di giudizio. «L’Italia è un Paese assolutamente sicuro, in cui si può fare tranquillamente turismo ovunque, a parte piccolissime aree gia delimitate – ha detto il presidente del Consiglio -. Non ha alcun senso avere timori di spostamenti da un punto all’altro della Penisola o dall’esterno all’interno dei nostri territori e viceversa. Possiamo sospendere i viaggi di istruzione ma non ha ragione di esistere la sospensione delle attività scolastiche e produttive».

Giuseppe Conte ha parlato delle misure prese fino a questo momento

Infine, Giuseppe Conte ha parlato di come ci si è mossi negli ultimi giorni nella ricerca di nuovi casi di coronavirus: «Probabilmente – ha detto – abbiamo esagerato con i tamponi: questa misura va presa soltanto in presenza di sintomi. Nei giorni scorsi è stata fatta su chiunque all’interno delle aree del focolaio e per questo si è arrivati ad avere bisogno di altri tamponi non immediatamente disponibili». Il messaggio complessivo, in ogni caso, è improntato alla rassicurazione e al tentativo di rasserenare gli animi, anche sull’aspetto economico: «Il virus avrà senz’altro un impatto sulla gente – ha detto Conte – e sul pil, che stiamo valutando con il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri. Al momento, per quel che riguarda i singoli cittadini, sono già state decise sospensioni nel pagamento di tributi per gli abitanti nelle aree del focolaio».

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