Elezioni Uk, Giuseppe Conte: «Gli italiani a Londra non si preoccupino: ci eravamo già preparati al No Brexit, No Deal»

13/12/2019 di Redazione

Le dichiarazioni di Giuseppe Conte su Boris Johnson non sono propriamente chiarissime, forse a causa di un lapsus o forse a causa di una doppia alternativa esplicitata male. In ogni caso, a margine del Consiglio Europeo del 13 dicembre, nel corso di un punto stampa, il presidente del Consiglio ha voluto commentare la vittoria di Boris Johnson che, con una larga maggioranza, ha conquistato un’ampia fetta di parlamento britannico. 364 seggi a favore dei Tories che garantirebbero un margine di tranquillità per attuare qualsiasi scelta in autonomia e senza dover mediare con altre forze politiche.

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Giuseppe Conte ha commentato il successo di Boris Johnson

Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha affermato di aver già fatto i complimenti a Boris Johnson e di aver già messo in agenda alcuni incontri con lui. Ma alla domanda sugli italiani all’estero e sul loro futuro in vista della prossima hard Brexit promossa dal leader dei conservatori, Giuseppe Conte cerca di tranquillizzare, utilizzando però dei termini equivoci: «Gli italiani a Londra devono stare tranquilli – ha detto il presidente del Consiglio -. Abbiamo già lavorato con loro costantemente negli scorsi mesi e ci eravamo già preparati per la prospettiva No Brexit No Deal per tutelarli appieno. Siamo molto contenti che ci sia continuità nel lavorare con il negoziatore per l’Unione Europea Michel Barnier, che ha recepito tutte le istanze italiane».

Giuseppe Conte e i concetti No Brexit/No Deal

Ovviamente, l’elezione di Boris Johnson non configura affatto una prospettiva No Brexit, dal momento che le procedure, dopo l’accordo dello scorso mese di ottobre, sono partite e si concluderanno entro il 31 gennaio 2020. Dunque la Brexit ci sarà. E non sarà una Brexit No Deal, dal momento che l’accordo è stato trovato proprio in autunno: la Gran Bretagna verserà 40 miliardi di euro all’Europa per gli impegni che si era già presa e che non porterà a termine, avvierà un negoziato che durerà per tutto l’anno prossimo e permetterà all’Irlanda del Nord di continuare a restare nell’unione doganale per evitare un confine troppo netto con l’Irlanda, che fa parte dell’Unione Europea dal 1973.

Insomma No Brexit/No Deal sono i due estremi opposti. Probabile, quindi che Giuseppe Conte volesse dire che l’Italia era pronta a entrambi gli scenari, da quello peggiore a quello migliore per l’Unione Europea. Ma il contesto all’interno del quale ha pronunciato questa affermazione non era molto chiaro.

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