Il successone di Giorgia Meloni che ha «costretto» l’ambasciata francese a scusarsi per il video Corona Pizza
03/03/2020 di Redazione
Giorgia Meloni ha ottenuto un risultato dal punto di vista politico. Da questa mattina ha iniziato a combattere contro un video satirico pubblicato dalla televisione francese Canal+, che prendeva in giro gli italiani sul coronavirus, affermando che era stata inventata una nuova specialità pronta a fare il giro del mondo, la Corona Pizza. L’emittente si è scusata con l’Italia: «Canal+ si scusa con i nostri amici italiani per la trasmissione di una breve sequenza di pessimo gusto – afferma un portavoce della televisione -, soprattutto nel contesto attuale, facendo un riferimento caricaturale all’Italia in un programma satirico. Questa sequenza è già stata rimossa da tutte le repliche e riproduzioni del canale».
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Giorgia Meloni esulta per la cancellazione del video di Canal+
La prima a esultare è stata appunto Giorgia Meloni, che ha anticipato che l’ambasciata francese è stata costretta a dissociarsi da quanto contenuto all’interno del video:
Dopo la nostra denuncia, l’ambasciata francese è stata costretta a dissociarsi dal disgustoso video contro l’Italia e la trasmissione ha chiesto scusa facendo sparire lo spot da social e sito. Rimane irritazione per un gesto poco satirico, studiato per screditare il Made in Italy pic.twitter.com/hib2hNEsQR
— Giorgia Meloni 🇮🇹 ن (@GiorgiaMeloni) March 3, 2020
Giorgia Meloni ha preso molto a cuore la vicenda, che aveva già fatto il giro di tutte le testate ideologicamente schierate a destra. E ha mostrato la sua vittoria personale via social network. Vale appena la pena ricordare che, per quanto discutibile, il video era inserito all’interno di una trasmissione satirica che prende in giro anche gli usi e i costumi dei francesi (insomma, non passa il tempo a preoccuparsi di offendere gli italiani). Insomma, nella grande battaglia che stiamo affrontando contro il coronavirus, quella della cancellazione di un video satirico non dovrebbe essere la priorità all’interno dell’agenda politica.