Giorgia Meloni che osserva con Mario Monti che «anche le posizioni distanti trovano convergenze»

Giorgia Meloni ha sempre individuato in Mario Monti un bersaglio politico da colpire. Ogni volta che si parla di un ritorno al voto, ad esempio, la leader di Fratelli d’Italia afferma che gli italiani devono avere il diritto di scegliere chi li governa e di evitare il ritorno dei vari Mario Monti e dei governi tecnici. Il senatore a vita, infatti, nella narrazione sovranista, è sempre stato visto come il capro espiatorio su cui scaricare i provvedimenti più impopolari, dalla legge Fornero fino ad arrivare alle politiche di austerità che hanno evitato una crisi forse insanabile con l’Unione Europea.

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Giorgia Meloni e Mario Monti, la telefonata cordiale dopo anni di polemiche politiche

Anche sull’europeismo – Mario Monti è un convinto sostenitore di Bruxelles – Giorgia Meloni ha delle idee diverse rispetto al senatore a vita, ex esponente del movimento Scelta Civica, da lui fondato prima delle elezioni politiche del 2013. Tuttavia, negli ultimi mesi ci sarebbero state telefonate cordiali tra lui e la leader di Fratelli d’Italia che qualcuno – soprattutto tra i retroscenisti – ritiene siano una sorta di avvicinamento per studiare una manovra politica che potrebbe portare lo stesso Mario Monti al Quirinale, dopo il settennato di Sergio Mattarella.

Mario Monti ha confermato una telefonata cordiale con Giorgia Meloni a metà gennaio 2020. In una lettera inviata al Corriere della Sera ha affermato di aver espresso apprezzamenti per una posizione che Giorgia Meloni aveva illustrato in una sua intervista a Non è l’Arena. In modo particolare, la leader di Fratelli d’Italia aveva detto che l’UE avrebbe dovuto avere una politica estera comune e univoca. Mario Monti ha espresso apprezzamenti per questa posizione, ricordando alla Meloni che l’Europa è già sovrana rispetto ad altre potenze sia in politica di concorrenza, sia in politica monetaria.

Giorgia Meloni e Mario Monti e le convergenze

Alla fine, la telefonata si è chiusa con un reciproco apprezzamento: «Al termine di quei cinque minuti al telefono – ha scritto Mario Monti -, io e Giorgia Meloni osservammo che, quando si discute nel concreto, posizioni che sembrano lontane anni luce nei dibattiti di principio possono trovare degli spiragli di convergenza».

Una convergenza tra Giorgia Meloni e Mario Monti, in base al dibattito politico che si è svolto in questi anni, non si vedeva dai tempi in cui l’attuale leader di Fratelli d’Italia votò – con il Popolo della Libertà – la fiducia a quell’esecutivo che realizzò, tra le altre cose, la legge Fornero. Chissà che non sia davvero il viatico verso nuovi orizzonti.

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