Qualcuno ha notato che Giorgetti non ha cantato l’inno di Mameli

17/06/2019 di Redazione

Giancarlo Giorgetti non ha cantato l’inno di Mameli. La clip con l’inquadratura della Rai è stata diffusa, soprattutto su Twitter, da alcuni account che hanno un folto numero di followers sul social network. Tra questi c’è anche il giornalista di Repubblica Luca Bottura. Circondato da Roberto Mancini, allenatore della nazionale maggiore, e da Billy Costacurta, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega allo Sport stava assistendo alla gara di esordio della nazionale di calcio Under 21, nel match Italia-Spagna (terminato con il punteggio di 3-1 in favore della squadra allenata da Luigi Di Biagio).

Giorgetti pizzicato mentre resta in silenzio durante l’inno di Mameli

Gli europei di categoria, quest’anno, si disputano tra Italia e San Marino. Per questo gli azzurri hanno giocato la prima partita allo stadio Dall’Ara di Bologna. Giorgetti era presente all’incontro in veste ufficiale, come rappresentante del governo del Paese ospitante. Al momento dell’inno di Mameli, le telecamere della Rai staccano dai giocatori schierati a centrocampo e inquadrano la tribuna autorità. Giorgetti non sta muovendo le labbra e quindi non sta cantando l’inno di Mameli.

Il rapporto della Lega con l’inno di Mameli

Il suo atteggiamento molto composto è saltato all’occhio in virtù della sua appartenenza politica alla Lega. Esponente del Carroccio della prima ora, Giancarlo Giorgetti si inserisce in quella lunga tradizione di leghisti che non cantano l’inno italiano. Nel 2013 un sindaco del Carroccio negò l’inno nazionale nel suo paese, mentre ancora più clamorosa fu l’iniziativa del 2011 in regione Lombardia, quando i consiglieri della Lega abbandonarono l’aula mentre suonavano le note dell’inno di Mameli.

Ai raduni della Lega risuona sempre il Va’ pensiero, ma la svolta sovranista di Matteo Salvini sembrava aver riconciliato il partito con l’inno italiano e con il tricolore. Giorgetti, però, in questa circostanza non ha seguito l’esempio di Salvini. Mentre tutto lo stadio cantava, lui ha preferito restare in silenzio.

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