L’ex brigatista Etro cita la frase di Greene «meglio mani sporche di sangue» e Giletti lo caccia dallo studio

«Meglio mani sporche di sangue che di acqua». È questa la frase incriminata che ha portato l’ex brigatista rosso Raimondo Etro a essere allontanato dallo studio di Non è l’Arena, programma di La7 condotto da Massimo Giletti. La frase è tratta da un romanzo di Graham Greene, con un riferimento alla vicenda di Ponzio Pilato che, per non decidere sulla morte di Cristo, si lavò le mani con l’acqua, in uno dei gesti più iconici della storia dell’umanità. Il fatto di sporcarsi le mani di sangue era stato inteso come la decisione di dedicarsi alla lotta armata, piuttosto che restare inermi. Una frase molto forte e molto cruda che è stata interpretata in maniera letterale, visto il passato di Raimondo Etro, che ha subito una condanna a 20 anni nell’ambito del processo sul sequestro di Aldo Moro.

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Giletti caccia Etro dallo studio di Non è l’Arena

La sua frase ha provocato indignazione in studio, dove era presente Luca Telese, e in collegamento dove invece c’era Daniela Santanché, esponete di Fratelli d’Italia. Sono stati proprio loro due a chiedere a Massimo Giletti di allontanare Raimondo Etro dallo studio, perché non hanno ritenuto accettabile una frase del genere pronunciata da un ex brigatista che ha partecipato al sequestro di Aldo Moro.

Giletti caccia Etro, il precedente

Daniela Santanché aveva minacciato di uscire per prima se Etro non si fosse scusato. Quest’ultimo ha ribadito con forza («col ca**o che lo faccio») la sua intenzione di non scusarsi. A quel punto, è stato Giletti a dire che – pur pagandogli il taxi di tasca sua – l’ex brigatista si sarebbe dovuto allontanare dallo studio televisivo. Il conduttore ha poi motivato in questo modo la sua scelta: «Non si può dire una cosa del genere pensando che a farlo è stato un protagonista di uno degli episodi più tragici della nostra democrazia: la morte di Moro, dei suoi uomini di scorta, questo non è accettabile – ha detto Giletti al rientro in trasmissione -. Io speravo che capisse che le battute su certe cose non si possono fare. Si poteva tornare indietro. Mi spiace per Etro, ma io non avevo altra alternativa che indicargli l’uscita».

Massimo Giletti ha anche ricordato un altro episodio del passato in cui aveva allontanato un ospite in studio che aveva sorriso a proposito delle leggi razziali promulgate da Mussolini. Si trattava di un nobile che Giletti aveva invitato a Domenica In nel 2007.

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