Soros elogia le sardine: «Hanno fatto arrabbiare…come si chiama? Ah sì, Salvini»
02/02/2020 di Gianmichele Laino
George Soros ha rilasciato un’intervista al Corriere della Sera in cui ha parlato del suo ultimo libro Democrazia! Elogio di una società aperta. Nel testo si sottolinea il rischio di erigere muri, di isolare intere comunità, di arroccarsi sulla propria posizione. Il fondatore della Open Society – al centro di tutte le teorie complottiste partite dai sovranisti – ha anche parlato dell’Italia e di quello che sta succedendo nell’ultimo periodo, sottolineando soprattutto la forza dei movimenti partiti dal basso.
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George Soros ha parlato di sardine e di Salvini
In modo particolare, George Soros ha parlato dei giovani dei Fridays For Future – il cui movimento, partito da Greta Thunberg, è diventato molto influente anche in Italia – e ha parlato del movimento delle sardine, che è stato elogiato dal miliardario di origini ungheresi.
Soprattutto, il movimento delle sardine è stato visto come vera opposizione al leader del sovranismo italiano, Matteo Salvini. Su quest’ultimo, tuttavia, Soros è stato leggermente titubante e la sua incertezza è stata riportata tal quale dalla giornalista del Corriere della Sera, Giuliana Ferraino, che sottolineato la reticenza di Soros nel parlare del leader della Lega.
George Soros non ricorda il nome di Salvini
Parlando delle accelerazioni date dai movimenti dal basso negli ultimi mesi, Soros ha fatto riferimento al movimento delle sardine: «Faccio un esempio: le sardine sono state un fenomeno partito dal basso, che ha fatto arrabbiare molto…come si chiama? Ah sì, Salvini. Ma non ci sono solo loro: ad esempio, i sindaci sono diventati molto attivi in tutto il mondo, si sono impegnati nella lotta al cambiamento climatico, alle migrazioni e ad altri fenomeni di politica locale. E questo è successo soprattutto in Europa».
Insomma, parole che faranno arrabbiare ulteriormente i complottisti e che faranno emergere ancora di più delle teorie (assolutamente prive di fondamento) su George Soros come manipolatore di tutti i movimenti popolari e non populisti che si stanno verificando in tutto il mondo.
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