Per quanto tempo questa sarà l’ultima prima pagina della Gazzetta del Mezzogiorno?

Come anticipato nella giornata di ieri, la Gazzetta del Mezzogiorno arriva in edicola oggi, 1 agosto, per l’ultima volta. La procedura di assegnazione della testata tra due contendenti, infatti, sta andando per le lunghe e ha impedito alla redazione di svolgere correttamente il proprio lavoro nell’ultimo periodo (nonostante i sacrifici fatti dai giornalisti che lavorano alla testata, da sempre presidio culturale del sud Italia). Per questo, il direttore Michele Partipilo – già nella giornata di ieri – aveva annunciato l’impossibilità di andare in edicola nel mese di agosto. Oggi, l’ultima prima pagina del giornale, con la scritta Arrivederci a caratteri cubitali al centro della vetrina, un brevissimo editoriale a corredo e il resto tutto bianco, senza altre notizie ad arricchire la prima pagina stessa.

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Gazzetta del Mezzogiorno, l’ultima prima pagina

Ma quanto durerà l’assenza dalle edicole della Gazzetta del Mezzogiorno? La soluzione per la ripresa delle pubblicazioni è infatti a portata di mano. Stando alle stesse parole del direttore Partipilo, infatti, «sarebbe sufficiente che il Comitato dei creditori esprimesse subito, magari anche domani stesso, la sua valutazione sulle due proposte in campo. Dopodiché al giudice non resterebbe che prenderne atto e decidere l’assegnazione della testata stessa». Ecco, dunque, perché quello della Gazzetta del Mezzogiorno è soltanto un ‘arrivederci’ e non un addio.

Dietro alla sospensione delle pubblicazioni della Gazzetta c’è una lunga storia di un fallimento – legato al sequestro dei beni degli storici proprietari – e a una procedura di subentro, da parte delle nuove cordate imprenditoriali che avrebbero dovuto garantire la pubblicazione della testata, che al momento sembra davvero lunga e farraginosa, fatta di rinnovi di periodi di brevi affitti (l’ultimo sarebbe dovuto durare fino al mese di ottobre 2021, ridotto poi alla scadenza del 30 agosto 2021 e, infine, anticipato ancora al 31 luglio). Manca la valutazione di cui parlava il direttore Partipilo, insomma, per rimettere in moto la macchina. Una valutazione che, al netto di eventuali interessi in campo, potrebbe arrivare – in linea teorica – in capo a qualche giorno. Con la volontà e il buon senso delle parti in causa, lo stop delle pubblicazioni della Gazzetta potrebbe durare meno del previsto. Ed evitare così gravi danni di immagine che causerebbero nuovi problemi alla storica testata fondata nel 1887.

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