A chi si preoccupa per l’economia Galli risponde che «i contagi di Ferragosto ci costeranno di più»

Il parere del direttore di Malattie infettive dell’ospedale Sacco di Milano è chiaro

17/08/2020 di Ilaria Roncone

Galli, direttore del reparto Malattie infettive dell’ospedale Sacco di Milano ha parlato chiaramente: «Aprire le discoteche non è stata certo un’idea né opportuna, né brillante. Speravo che in questo periodo i numeri sarebbero stati più confortanti». Secondo l’esperto il numero di contagi alto che si registrerà per Ferragosto peserà molto di più dei danni economici, ovvero comporterà altri costi sia in termini di salute delle persone che in termini di denaro.

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Per Galli non bisognava concedere deroghe

Il medico ha affermato che aprire le discoteche non è stata una buona idea e che «sarebbe stato opportuno che chi di dovere lo avesse stabilito con chiarezza, senza consentire deroghe» alle singole regioni. Nel corso di un’intervista con il Messaggero il virologo ha quindi criticato la linea del governo, bollata come troppo morbida, e commentato con preoccupazione l’aumento dei contagi registrato in queste ultime giornate, frutto delle prime settimane di vacanze degli italiani. Le discoteche, secondo Galli, vengono chiuse troppo tardi. Vale la pena, comunque, ricordare che le discoteche non dovranno stare chiuse fino al 7 settembre ma che sarà vietato alla clientela ballare mentre rimarrà consentito consumare cibo e bevande come in un qualsiasi altro locale.

Potremmo dover decidere di nuovo se chiudere un pezzo di paese

Per Galli l’abbassamento medio dell’età non è dovuto solo alle discoteche ma anche al fatto che «i giovani si muovono per lavoro». La sua sola certezza è che, ad oggi, i dati sono peggiore di quanto sperasse: «Rimarremo fuori dai guai se non permetteremo al virus di circolare per un certo numero di giorni senza controllo, perché allora ci troveremmo di nuovo a dover decidere se chiudere un pezzo di Paese». Il virologo ha guardato anche alle epidemie del passato facendo una precisa considerazione: «In tutte le grandi epidemie del passato le scelte dei governanti sono state condizionate da pressioni e considerazioni di contenuto economico. Ma i costi successivi, umani ed economici, se non fai le cose come vanno fatte, sono sempre stati assai più pesanti».

 

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