Nuovo arresto per il boss Gaetano Scotto: dopo la scarcerazione era tornato a comandare
18/02/2020 di Enzo Boldi
Ha ripreso il suo ruolo di boss mafioso anche dopo l’uscita dal carcere. Con questa accusa – dopo le indagini della Dia di Palermo – questa mattina sono scattate (di nuovo) le manette per Gaetano Scotto, l’uomo dei grandi misteri siciliani. Il 68enne, già indagato per l’omicidio dell’agente di Polizia Nino Agostino e della moglie Ida Castellucci, è stato arrestato dalle forze dell’ordine insieme ad altre persone, tra cui i suoi due fratelli e un nipote. Negli anni ’90 venne anche indicato dal falso pentito Enzo Scarantino come uno dei protagonisti della stage di via d’Amelio che costò la vita al giudice Paolo Borsellino e agli uomini della sua scorta.
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L’operazione della Dia si è conclusa questa mattina con l’arresto, fra gli altri, di Gaetano Scotto, dei suoi fratelli Francesco Paolo e Pietro e del nipote Antonino. Secondo l’accusa, il boss del quartiere Arenella di Palermo (quello della zona dei cantieri navali) avrebbe ripreso le sue attività illecite – portate avanti con metodo mafioso – anche dopo la scarcerazione avvenuta quattro anni fa. Il 68enne, infatti, era finito in carcere dopo una condanna per traffico di sostanze stupefacenti e mafia.
Gaetano Scotto di nuovo in carcere
I fari su di lui non si sono mai spenti. Per Gaetano Scotto è stato, infatti, chiesto il rinvio a giudizio per il duplice omicidio del 5 agosto del 1989, quando l’agente di Polizia Nino Agostino e la moglie Ida Castellucci vennero trucidati a Villagrazia di Carini. Secondo l’accusa, il boss sarebbe stato non solo il mandante, ma anche l’esecutore materiale della doppia uccisione Antonino Madonia, altro boss di Resuttana già in carcere al 41-bis.
La storia buia del boss
Il nome di Gaetano Scotto è da sempre legato alle accuse di mafia. Oltre al presunto coinvolgimento – poi smentito – nella strage di via d’Amelio, la magistratura lo ha messo nel mirino perché considerato il tramite di un legame tra alcuni clan di Cosa Nostra e alcuni ambienti deviati dei servizi segreti nazionali. Ora per lui sono scattate, di nuovo, le manette.
(foto di copertina: da Le Iene)