Per Gabrielli non ci sono stati attacchi hacker oggi, ma non bisogna “mai sottovalutare il rischio”

Franco Gabrielli, sottosegretario alla presidenza del Consiglio, autorità delegata per la sicurezza della Repubblica, commenta gli attacchi hacker

30/05/2022 di Martina Maria Mancassola

Franco Gabrielli, sottosegretario alla presidenza del Consiglio, autorità delegata per la sicurezza della Repubblica, ha rilasciato alcune dichiarazioni ad Adnkronos Live in merito agli attacchi hacker di Killnet che avrebbero dovuto colpire oggi il nostro Paese. Secondo il sottosegretario, non sarebbero stati rilevati attacchi hacker oggi, ma «al momento solo marginali criticità». Già un paio di mesi fa, Gabrielli aveva fatto il punto sull’importanza della resilienza cibernetica e sulla necessità di dotare il nostro Paese di «una propria autonomia a livello tecnologico».

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Gabrielli commenta gli attacchi hacker

«Un colpo irreparabile all’Italia», la minaccia di ieri degli hacker filorussi di Killnet, che tornano all’attacco dopo aver colpito, nelle settimane scorse, i siti istituzionali del Senato, del ministero della Difesa, della Polizia, del Csm e non solo. Ieri pomeriggio, Csirt Italia, il team dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale di risposta agli attacchi hacker, annunciava che continuano «a rilevarsi segnali e minacce di possibili attacchi imminenti ai danni, in particolare, di soggetti nazionali pubblici, soggetti privati che erogano un servizio di pubblica utilità o soggetti privati la cui immagine si identifica con il paese Italia». Csirt Italia – Computer Security Incident Response Team – raccomanda, dunque, di «implementare con effetto immediato» le «azioni per mitigare le vulnerabilità» ed a «mantenere un attento controllo sulle infrastrutture It h24». Oggi, intervistato da Adnkronos, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Franco Gabrielli, autorità delegata per la sicurezza della Repubblica, facendo luce sugli attacchi hacker di Killnet che avrebbero dovuto colpire oggi l’Italia, ha dichiarato: «Non bisogna mai sottovalutare la possibilità che il Paese, soprattutto da quando siamo stati inseriti nella lista dei Paesi ostili, possa essere oggetto di questi attacchi. Peraltro l’Agenzia nazionale già ha compulsato da ieri una serie di misure di difesa che possano gestire gli effetti di un attacco. Al momento registriamo soltanto delle marginali criticità ma la giornata è ancora lunga e non immaginiamo anche qualora si esaurisca la giornata il pericolo possa essere ritenuto scampato».

Gabrielli sostiene che gli attacchi hacker sono stati registrati anche in passato, ma che oggi hanno maggiore peso a causa della guerra russo-ucraina: «Alcuni di questi attacchi li abbiamo registrati anche nel recente passato, ovviamente oggi assumono un rilievo e un significato maggiore perché sono inquadrati in una vicenda bellica, quella che viene giustamente chiamata una guerra ibrida perché lo scontro non avviene solo sul campo di battaglia ma anche nel dominio cibernetico e quindi ha conseguenze che vanno al di là dei confini della stessa Ucraina». Solo un paio di mesi fa a Quarta Repubblica, Gabrielli aveva spiegato il ruolo dell’agenzia nazionale per la cybersicurezza: «Dobbiamo garantire una protezione all’Italia non soltanto quando gli attacchi hacker mostrano i loro effetti, come ad esempio quelli che sono stati evidenti nel corso dell’attacco hacker al CED della Regione Lazio, ma anche nel lavoro di prevenzione. Questo governo sta lavorando, al di là della facile ironia che ho sentito a proposito dell’Agenzia nazionale per la cybersicurezza, alla resilienza cibernetica». L’auspicio di Gabrielli, in quell’occasione, era nel senso di dotare il nostro Paese di «una propria autonomia a livello tecnologico», sottolineando l’importanza della cd resilienza cibernetica.

Foto IPP/Felice De Martino

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