Il fuorionda di Costacurta fa infuriare i tifosi: «Un regalino il rigore al Napoli»

Il Napoli ha battuto 2-0 il Liverpool nella prima giornata dei gironi della Champions League. Di Mertens su rigore e Llorente i gol che hanno permesso ai partenopei di prevalere sui detentori della coppa.

Costacurta: «Il rigore al Napoli è un regalino»

A tenere banco sono però le parole pronunciate da Alessandro ‘Billy’ Costacurta al termine del match. L’ex difensore del Milan, oggi opinionista Sky, durante un fuorionda si è lasciato scappare la frase: «Un regalino il rigore al Napoli, no?».

Costacurta si riferisce al penalty concesso dall’arbitro Brych ai partenopei al minuto 81: Robertson tocca in area Callejon e il fischietto tedesco, a pochi metri dall’azione, indica immediatamente il dischetto. Prima di convalidare l’assegnazione del rigore, Brych aspetta però la conferma del contatto da parte degli arbitri al Var: senza l’ausilio della on field review, senza cioè aver bisogno di andare a rivedere l’azione al monitor, il direttore di gara conferma la sua decisione. Mertens calcia e porta in vantaggio il Napoli, prima del definitivo 2-0 di Llorente a tempo ormai scaduto.

I tifosi del Napoli contro Costacurta: «Venduto!»

I tifosi del Napoli non hanno preso bene il fuorionda di Costacurta. In molti infatti si sono scagliati su Twitter contro l’opinionista Sky: «Senza sapere di essere in onda Costacurta dice che è un regalino il rigore al Napoli. Noooooo? Falsi come Giuda, davanti alle telecamere dicono altro», ha scritto un utente sui social network.

Qualcun altro invece definisce addirittura ‘venduto‘ l’ex centrocampista del Milan: «Quando fanno i veri (chiamiamoli) regali ai soliti piemontesi non li vedi Costacurta? @SkySport inchinatevi al @sscnapoli venduti!»

Il prossimo impegno del Napoli in Champions League

Dopo questa ‘strepitosa vittoria‘, come l’ha definita il presidente Aurelio De Laurentiis, il Napoli giocherà la sua seconda partita di Champions League Mercoledì 2 ottobre alle ore 18.55 allo stadio ‘Luminus Arena’ di Genk.

[CREDIT PHOTO: ANSA/GIUSEPPE LAMI]

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