La causa del deragliamento del Frecciarossa a Lodi va oltre l’errore umano

La causa del deragliamento del Frecciarossa Lodi lo scorsa settimana va oltre l’errore umano. Come emerge dalle ulteriori indagini ancora in corso la tragedia è stata causata da un pezzo sostituito che sarebbe stato difettoso. A produrre il pezzo difettoso dello scambio è stata la società francese Alstom. A chiarire la situazione durante l’audizione in commissione Lavori Pubblici del Senato ci ha pensato Marco D’Onofrio, direttore dell’Agenzia nazionale per la sicurezza delle Ferrovie.

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Errore umano e errore di fabbricazione insieme

Non giustifica del tutto l’incidente di Lodi, l’errore di fabbricazione rilevato, ma senza dubbio ha contribuito all’evento. Le parole di Marco D’Onofrio fanno luce – almeno in parte – su quanto accaduto: «Ieri sera è pervenuta una comunicazione da parte della procura, a seguito del rilevamento di un difetto interno all’attuatore. Sono state fatte delle prove in campo e sembra che ci sia un’inversione dei cablaggi interna al dispositivo che si è andato a sostituire». L’attuatore è una componente dello scambio, fornito dalla società francese Alstom così come riferito ad Agi da fonti investigative. I controlli hanno fatto emergere un «problema nelle verifiche prima del rilascio dell’apparato al regolatore della circolazione perché evidentemente qualcosa non funzionava a dovere».

Frecciarossa Lodi: il difetto da solo non può aver causato l’incidente

Nessun dubbio, comunque, che non possa essere stato il difetto da solo a causare l’incidente. Onofrio ha affermato che quanto riscontrato «non basterebbe a spiegare le cause dell’incidente» ipotizzando che «probabilmente nell’andare a rilasciare il deviatoio forse anche lì qualcosa non ha funzionato». Il montaggio di attuatori dello stesso tipo di quello dell’incidente è stato sospeso da Rfi a partire da ieri sera grazie a un alert di sicurezza diramato dalla Procura di Lodi. Le indagini proseguono con il magistrato della procura ha dichiarato che sono al vaglio altre posizioni per fornire ulteriori chiarimenti sulle dinamiche dell’accaduto.

 

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