Fratelli d’Italia si chiede perché ci si può inginocchiare alla Camera per George Floyd e non in chiesa davanti a Dio
09/06/2020 di Gianmichele Laino
Giovanni Donzelli, deputato di Fratelli d’Italia, in apertura della seduta odierna a Montecitorio per la conversione del decreto elezioni, ha sollevato una presunta eccezione al regolamento della Camera, in merito al comportamento di alcuni deputati che, nella giornata di ieri, al termine della seduta, si sono inginocchiati nell’emiciclo per ricordare George Floyd, il 46enne nero ucciso dalle forze dell’ordine a Minneapolis. Giovanni Donzelli si è chiesto se questo comportamento fosse lecito e ha apostrofato i colleghi che si sono resi protagonisti della manifestazione di solidarietà.
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Fratelli d’Italia contro i deputati che si sono inginocchiati alla Camera per George Floyd
«Mi chiedo se sia lecito quanto accaduto ieri in quest’aula – ha detto Donzelli – quando i parlamentari si sono inginocchiati vicini l’uno all’altro per ricordare George Floyd, protagonista di una vicenda nota che però riguarda un altro Paese e non il nostro».
Nel suo intervento, il deputato di Fratelli d’Italia ha affermato che nessuno in Italia si è inginocchiato per le vittime del coronavirus o per le «vessazioni subite dalle forze dell’ordine del nostro Paese». Inoltre il deputato Donzelli si è reso protagonista di una frase che, con un paradosso, ha voluto fotografare la situazione: «Mi chiedo come sia possibile inginocchiarsi in quest’aula davanti a George Floyd e non potersi invece inginocchiare nelle chiese davanti a Dio a causa delle misure anti coronavirus».
Fratelli d’Italia e le parole di Giovanni Donzelli sulle chiese
Non si comprende questo riferimento, dal momento che – allo stato attuale delle cose e in seguito a un accordo tra il governo e la CEI – la professione del culto all’interno degli edifici religiosi è consentita anche se con norme sul distanziamento sociale e sulla protezione personale. «In parlamento non ci si inginocchia – ha concluso Donzelli -, ma si resta in piedi».
Immediate le proteste della maggioranza dei governo: Lia Quartapelle è intervenuta a nome del gruppo del Partito Democratico per difendere la manifestazione antirazzista e l’omaggio verso George Floyd. Inoltre anche Nicola Fratoianni di Sinistra Italiana ha sottolineato come le parole del deputato del partito di Giorgia Meloni abbia fatto un attacco strumentale, non comprendendo il valore del gesto fatto nella giornata di ieri alla Camera.