I fratelli Bianchi chiedono l’isolamento per paura di ritorsioni, i legali: «Hanno diritto a giusta detenzione»

Terminata la quarantena, chiederanno un prolungamento dell'isolamento

13/09/2020 di Redazione

In questo momento, i fratelli Bianchi – così come Mario Pinciarelli – si trovano in isolamento perché stanno completando il periodo di quarantena anti-coronavirus previsto per ciascun detenuto. Anche per questo motivo sono stati tradotti a Rebibbia e non a Regina Coeli. Ma il loro isolamento in carcere potrebbe durare di più. I legali dei fratelli arrestati in seguito alla morte di Willy Monteiro Duarte a Colleferro, infatti, hanno chiesto che, date le circostanze della detenzione e dei fattori specifici che hanno caratterizzato l’evento dal punto di vista mediatico, l’isolamento sia prolungato.

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Fratelli Bianchi isolamento in carcere, la richiesta dei legali

I legali, infatti, si appellano al principio della giusta detenzione e hanno chiesto al giudice e ai vertici del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria di valutare il da farsi, soprattutto a causa delle ripercussioni che in carcere la vicenda potrebbe avere sugli altri detenuti. Il timore delle tre persone arrestate (c’è un quarto arrestato, Francesco Belleggia, che però si trova ai domiciliari) è che ci possano essere ritorsioni da parte di altri detenuti.

D’accordo anche il garante dei detenuti del Lazio Stefano Anastasa che ha dichiarato al Messaggero come sia necessaria, in virtù del clamore suscitato dal caso dell’omicidio di Willy a Colleferro, una valutazione su come far proseguire la detenzione che è stata confermata dal giudice. Il garante ha tra le altre cose verificato che, fino a questo momento, il periodo trascorso in carcere dagli arrestati non ha avuto particolari ripercussioni sull’integrità dei tre.

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