Il procuratore della Repubblica smentisce i sovranisti: «Il 99,9% dei furti è commesso da ‘bianchi’»

22/10/2019 di Enzo Boldi

È sempre sbagliato parlare di reati in base al colore della pelle, ma la dichiarazione del procuratore della Repubblica di Milano, Francesco Greco, si inserisce in quella necessità di smentire una propaganda xenofoba e sovranista che vede gli stranieri al centro del mirino per quel che riguarda le accuse di atti e comportamenti criminali. Lo ha fatto durante la presentazione del bilancio sociale 2018, quando ha parlato di come i numeri raccontino una realtà completamente differente rispetto ai messaggi che vengono fatti passare quotidianamente.

LEGGI ANCHE > La senatrice leghista che ‘denuncia’: «Sono l’unica italiana su questo treno. Gli altri sono tutti di colore» | VIDEO
Parlando degli obiettivi da raggiungere, basandosi sui dati del bilancio sociale del 2018, Francesco Greco ha sottolineato come la stella cometa da inseguire sia la famosa lotte al caporalato nell’edilizia (uno dei settori in cui la criminalità, anche quella organizzata, è riuscita a intessere trame fittissime) e ai furti negli appartamenti. E se nel primo caso gli stranieri sono doppiamente vittime di un sistema a doppia entrata e senza via d’uscita, nel secondo si fa un chiaro riferimento a un certo tipo di propaganda.

Francesco Greco smentisce i furti in base al colore della pelle

«Il 99,9% dei ladri sono bianchi – ha detto il procuratore della Repubblica di Milano, Francesco Greco, durante la conferenza di presentazione del bilancio sociale 2018 -. Lo dico perché a volte si ha un’idea un po’ strana del colore della pelle in relazione alla criminalità». In sintesi, il riferimento alla pigmentazione cutanea serve – in questo caso – solamente per smentire un certo tipo di atteggiamento che ha tutti i connotati della xenofobia su commissione.

Dati che sviliscono la propaganda sovranista e xenofoba

Numeri che, probabilmente, sono un po’ iperbolici, ma significativi. Spesso e volentieri, infatti, si tende a fare una distinzione per nazionalità riportando solamente notizie da propaganda sovranista con sottolineature. La realtà è che non si fa un reato per via del colore della pelle, ma perché si ha un atteggiamento criminale. Questa è la realtà, così come le cifre che eludono qualsiasi forma di discriminazione. Realmente.

(foto di copertina: ANSA / MATTEO BAZZI)

Share this article