Che senso ha invitare Francesca Donato, farle dire fake news su Sassoli e poi toglierle l’audio?

A Di Martedì, La7, l'eurodeputata ha ammiccato nuovamente alla falsa notizia della correlazione tra la morte del Presidente del Parlamento UE e il vaccino

12/01/2022 di Enzo Boldi

Il tema può sembrare di lana caprina, soprattutto perché negli ultimi mesi se ne è parlato in tutte la salse: ha senso invitare in televisione (ma anche ospitare i loro “illustri pareri” sulle pagine dei giornali) personaggi che lanciano e rilanciano bufale e teorie cospirazioniste sulla pandemia e sui vaccini? Gli studi di La7, in molte trasmissioni, stanno proseguendo in questa loro tendenza. Massimo Giletti, che cura uno degli spazi in cui è stato dato più spazio ai no vax (non esperti, ma cittadini alla ricerca di visibilità) ha detto che la loro presenza serve proprio per smontare le fake news. Sta di fatto che l’eco mediatica restituisce l’effetto opposto. E ieri sera, a Di Martedì, è andato in scena un altro spezzone di questo teatro dell’assurdo, con le parole di Francesca Donato sulla morte di David Sassoli.

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Eppure l’eurodeputata, fuoriuscita dalla Lega, aveva iniziato anche bene: «Voglio solo dire che col presidente Sassoli, nonostante le divergenze di punti di vista su tanti temi anche importanti abbiamo sempre mantenuto un rapporto di rispetto e serena e cordiale collaborazione. Quindi non posso che unirmi al cordoglio e manifestare le condoglianze alla famiglia e a tutti i suoi amici». Poi il suo monologo va a toccare quelle vette toccate già lunedì – il giorno della scomparsa di David Sassoli – dal tweet di Paolo Becchi.

«Spero che anche questo aspetto che lo ha portato a portato a perdere la vitale reazioni autoimmuni e le patologie autoimmuni, venga approfondito perché è un fenomeno che sta aumentando e merita attenzione da parte della comunità scientifica. Vorrei che ci si concentrasse anche di più sulla cura. Non solo sui vaccini». Ma di cosa sta parlando? Francesca Donato, evidentemente, non si fida delle fonti ufficiali e prende per buoni i tweet o i post social di @Peppino56, @Sonobravoebello8306083869 e @FilomentaMariaVergine45 (sì, sono nomi di fantasia).

Francesca Donato su Sassoli a ruota libera su La7

Perché la morte di David Sassoli non ha nessuna correlazione con il vaccino. Lo hanno spiegato, in tutte le salse, i membri del suo staff e i suoi amici più cari. Proviamo a spiegarlo anche a Francesca Donato. Dieci anni fa, a causa di un mieloma (un tumore delle plasmacellule), il compianto Presidente del Parlamento Europeo si è sottoposto a un trapianto di midollo osseo. Il suo sistema immunitario, proprio a causa di quella malattia, era fragile. Fin da allora, da oltre dieci anni. E, purtroppo, qualche mese fa gli era stata diagnosticata una polmonite da salmonella. Proprio a causa, ripetiamo per tutti, di quel sistema immunitario compromesso. Il vaccino non c’entrano nulla, così come il Covid-19. Lo avevano – e lo avevamo – detto ieri tutti, smentendo quell’assurdo vociare bufalesco di chi, oggi, dà la colpa ai vaccini anche per la spolverata di nevischio che si è palesata sulla capitale questa notte.

E Floris che fa? Le stacca il microfono

Ma torniamo all’aspetto massmediologico di questa vicenda. Dalla regia, come si mostra nei secondi finali del video, è stato abbassato il cursore dell’audio del microfono dell’eurodeputata, il tutto mentre Giovanni Floris restituiva al nottambulo pubblico di La7 (il “parere” di Francesca Donato è stato chiesto quando era già notte) la verità sulle condizioni di salute del Presidente del Parlamento Europeo deceduto quasi 24 ore prima. Ma la domanda è sempre la stessa: che senso ha invitare (in studio o in collegamento) personaggi che propongono tesi strampalate (concetto molto più morbido rispetto ad altri aggettivi che potrebbero essere utilizzati), oltretutto già smentite, anche sulla morte di una persona? Perché le parole di Francesca Donato su Sassoli arrivano alla fine di una lunga serie (e figuracce) fatte dell’ex leghista, sempre negli studi di La7.

Ha citato numeri a caso (e falsi) sulle reazioni avverse, ha parlato dei vaccini come portatori di morte (come in questo caso), ha utilizzato sui social citazioni dell’Olocausto contro la campagna vaccinale (tra la Stella di David e la frase «La vaccinazione rende liberi»). Insomma, ha sempre raccontato un mucchio di falsità, ma è la presenza più presente (scusate la ripetizione) in collegamento con Giovanni Floris a Di Martedì. E nel giorno della morte di David Sassoli le è stato staccato il microfono all’ennesimo delirio. Ma che senso ha invitarli? Personaggi così portano sicuramente ascolti e share, perché chi la critica l’ascolta per criticarla e chi appoggia quelle posizioni (basate su falsità già smentite e smentibili) la ascolta. Ma questo non è fare informazione.

(foto e video: da di Martedì, La7)

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