La pionieristica protesta della leghista Francesca Donato: suonare il clacson per un’ora

C’è una celeberrima battuta nella serie tv Romanzo Criminale, molto in voga soprattutto a Roma: «E mo c’hai sonato, canta». Non ci aspettiamo anche un’esibizione canora, ma i vicini di casa di Francesca Donato non saranno felicissimi di dover udire, per oltre un’ora, il clacson dell’automobile dell’europarlamentare leghista. Questa, infatti, sarà la sua protesta contro le decisioni dell’Eurogruppo sugli aiuti europei agli Stati membri per gestire la crisi economica e sanitaria legata al Coronavirus.

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Proteste fantastiche e dove trovarle. «Allora: vi dico cosa farò IO. Io domani alle 12.00 andró nella piazza più vicina a casa mia, in auto. Mi fermerò e senza scendere dalla macchina inizierò a suonare il CLACSON COME SE NON CI FOSSE UN DOMANI. Lo farò per 1 ora, se non mi portano via prima. Sarà la mia protesta». Insomma, le forze dell’ordine, già impegnate quotidianamente nel verificare il rispetto delle normative vigenti, dovranno anche intervenire per dirimere questa matassa.

Francesca Donato suonerà il clacson contro il Mes

Perché nei centri urbani è vietato utilizzare clacson, soprattutto per ragioni che nulla hanno a che vedere con la circolazione stradale. Ma la protesta pioneristica della leghista prosegue con l’invito alle forze dell’ordine di lasciarla fare e aderire alla sua forma di contestazione: «Io mi auguro che domani chi porta una divisa esprima il suo sdegno astenendosi dal fermare e multare chi uscirà di casa per protestare. Sarebbe un segnale forte anche questo».

L’auto-rivoluzione

Oggi, intorno alle 12, se sentirete clacson suonare (perché in molti hanno risposto a Francesca Onorato confermando la loro adesione alla protesta) non sarà perché l’Italia ha vinto i Mondiali o perché si è creato un mega-ingorgo. Ma sarà perché alcuni cittadini, con un motivo non valido scritto sull’autocertificazione, hanno deciso di fracassare i timpani della gente. Le proteste ai tempi della quarantena.

(foto di copertina: da L’Aria che Tira, La7)

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