Franca Leosini riceve ogni settimana una telefonata da Rudy Guede

Franca Leosini è tornata in TV con una nuova edizione di Storie Maledette, e il culto del pubblico per questa giornalista è riesploso.

Franca Leosini riceve ogni settimana una telefonata da Rudy Guede

Leosini ne ha parlato in una lunga intervista al Corriere della Sera di oggi, in cui ha svelato diversi anedotti sulla sua vita. Uno di questi è il contatto costante che cura con Rudy Guede, il giovane unico condannato con sentenza definitiva per il delitto di Meredith Kirchner, la giovane ragazza inglese uccisa mentre si trovava in Erasmus a Perugia. Il coinvolgimento di Amanda Knox e Raffaele Sollecito nel processo sull’omicidio Kirchner l’ha reso uno dei casi di cronaca più famosi degli ultimi anni.

 

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Rudy Guede ha parlato con Franca Leosini in una puntata di Storie Maledette trasmessa due anni fa e da allora chiama quasi ogni settimana la giornalista. «Sì, la sua è stata una delle storie più seguite e controverse. Invitai anche un ex del Ris, per capire come fossero state cercate le tracce e le impronte lasciate nella stanza. Mesi dopo quella puntata, Guede ha ottenuto la possibilità di svolgere il tirocinio all’esterno in base all’articolo 21 dell’ordinamento carcerario», spiega Franca Leosini.

 

Al Corriere della Sera la giornalista racconta di emozionarsi molto durante gli incontri con persone condannate per omicidio, e in merito al suo linguaggio, che fa impazzire i social media, evidenzia semplicemente di curare la scrittura. «Ma non dire che è ricercata: io le parole non le ricerco, le possiedo. Non è che io parli in modo straordinario, è il linguaggio comune che si è impoverito. Così quando io dico ardori lombari sembra di udire un narratore ottocentesco ma in realtà sono solo una professionista che cura la scrittura. Io non faccio interviste, faccio narrativa», dice a Roberta Scorranese del Corriere della Sera.

 

Franca Leosini conferma di essere nata a Napoli, figlia di un importante esponente della finanza, e per quello di aver assunto sin da giovane il cognome del marito per volet silenziare eventuali voci di raccomandazione. In merito al suo attuale successo dice: «Sono felice che in rete ci siano i #leosiners, i fan che prendono le mie frasi e le fanno diventare virali. Il bipede sgualcito (riferito a Brad Pitt che tale sarebbe rispetto a Ivano, uno dei protagonisti del caso di Avetrana, ndr) gira ancora oggi. Che dire? Forse in un mondo dove tutti parlano allo stesso modo, un linguaggio più curato e una trasmissione fatta inseguendo la qualità fa la differenza? Io però ancora non me lo spiego, così come non mi spiego perché sono un’icona gay. Certo, mi fa molto piacere che nel 2013 mi abbiano premiato come tale al Muccassassina. Ho anche ballato».

 

Foto copertina: ANSA/ WEB/ RAI3

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