Il Corriere dice che Fontana fu multato per la dichiarazione dello scudo fiscale svizzero
28/07/2020 di Ilaria Roncone
Mille euro di multa dall’Anac, l’autorità anticorruzione, per avere omesso lo stato patrimoniale in qualità di sindaco di Varese. Proprio in questo ambito sarebbero emersi 5 milioni di euro di scudo fiscale depositato in Svizzera. Questo quanto affermato nell’esclusiva del Corriere della Sera, che sottolinea come – stando all’art. 47 del decreto legislativo 33 del 2013 – tutti coloro che rivestono ›incarichi politici, di amministrazione, di direzione o di governo» debbano rendere nota la propria situazione patrimoniale complessiva.
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La multa di Anac a Fontana quando era sindaco di Varese
L’anticorruzione avrebbe multato Fontana per mancate dichiarazioni durante il periodo da sindaco di Varese – dal 2006 al 2016 -. Il mancato rispetto dell’obbligo di Trasparenza è relativo all’anno 2016 – l’ultimo da sindaco di Varese -. Il responsabile anticorruzione del Comune si sarebbe visto costretto a comunicare ad Anac la situazione di Fontana che, nonostante una serie di inviti amichevoli, non avrebbe presentato la propria situazione patrimoniale. A fine gennaio 2017 – stando alla ricostruzione del Corriere – ancora una volta l’Anac avrebbe sottolineato la mancata trasmissione della situazione patrimoniale di Fontana, provvedendo con una multa di mille euro.
Fontana non vuole dare le dimissioni
Ci sono in corso una serie di indagini fiscali sui patrimoni di Fontana, che ha dichiarato di non voler presentare le dimissioni rispondendo a un giornalista di Repubblica: «Scherza? Di benzina nel serbatoio ne ho tantissima, anzi devo accelerare per consumarla un po’». Sul conto in Svizzera ha spiegato che «era un conto che avevano i miei genitori, una cosa purtroppo di moda a quei tempi. Poi, alla morte di mio padre il conto passò a mia madre. Morta mia mamma, a 93 anni, io l’ho ereditato e l’ho dichiarato nel rispetto delle leggi italiane e pagando il dovuto». Rimane ancora da chiarire la posizione del governatore della regione Lombardia sul caso camici, che ha dato inizio a tutta un’altra serie di indagini.