I numeri spiegano la fondamentale importanza della firma digitale per la legalizzazione dell’eutanasia

Delle 750 mila firme raccolte finora ben 250 mila - quelle per la messa in sicurezza del risultato - sono state raccolte online

25/08/2021 di Ilaria Roncone

Ora si punta al milione di firme per la legalizzazione dell’eutanasia: «Obiettivo sicurezza raggiunto, abbiamo fiducia di arrivare a un milione». Se solo nei primi quattro giorni in cui c’era la possibilità di firmare online sono state 70 mila le persone che hanno scelto di farlo, a 13 giorni quelle firme digitali raccolte sono diventate ben 250 mila. La raccolta firme digitali eutanasia sta finalmente dando la possibilità ai cittadini di partecipare alla vita pubblica in maniera semplice, includendo tutte quelle persone che – per svariate ragioni, dalla disabilità che impedisce di muoversi facilmente alla lontananza dei banchetti preposti – fino al 12 agosto non hanno potuto esercitare un loro diritto.

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Valle D’Aosta, Friuli-Venezia Giulia e Sardegna prime per il numero di firme per abitanti

Dall’Associazione fanno sapere che, tra le ultime firme note, sono state raccolte quelle di Roberto Saviano, Pif e Francesco Guccini e la raccolta firme continua. Attualmente le prime tre regioni per numero di firme basandosi sul numero degli abitanti sono Valle d’Aosta, Friuli-Venezia Giulia e Sardegna. «Il risultato straordinario della raccolta firme dimostra che il referendum affronta e dà risposte a una grande questione sociale rimossa dal Parlamento e dai capi dei grandi partiti – ha detto la Segretaria Associazione Luca Coscioni, Filomena Gallo – quella della qualità del vivere e della libertà di scelte fino alla fine della vita. La raccolta firme continua, anche per inviare un messaggio ancora più chiaro e forte alle istituzioni e a tutto il Paese».

Nonostante il risultato sia al sicuro, quindi, la scelta è quella di proseguire la raccolta firme per tutto il mese di settembre con i tavolini che diventeranno «“sedi da marciapiede”, cioè luoghi di informazione ai cittadini su tutti gli strumenti per vivere liberi fino alla fine, inclusi il testamento biologico, le cure palliative e il suicidio assistito», ha spiegato Marco Cappato – con il quale avevamo fatto un quadro della situazione e di quel che sarà in termini di firma digitale e eutanasia -.

L’importanza delle firme digitali eutanasia

I numeri parlano chiaro, sottolineando una volta di più la fondamentale importanza della forma digitale. Grazie a quelle 250 mila firme valide fatte online, infatti, è stata raggiunta la messa in sicurezza del risultato da ogni possibilità di errori nella raccolta firme, ritardi della Pubblica amministrazione e difficoltà nelle operazioni di rientro dei moduli.

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