«Non ospitare più di sei persone in casa» non è un divieto, ma una raccomandazione

Eppure Salvini parla di controlli della Polizia. Sì, lo stesso senatore che suonava i citofoni a Bologna

13/10/2020 di Enzo Boldi

Una volta citava Oriana Fallaci, ora l’autore preferito da Matteo Salvini e dai sovranisti è George Orwell. Ma solo a giorni alterni. E così, mentre l’ultimo dpcm firmato da Giuseppe Conte e Roberto Speranza invita a i cittadini a un senso di responsabilità sulle feste private in casa (con la raccomandazione, non il divieto, di non ospitare più di sei persone tra le mura domestiche), Matteo Salvini scrive tweet citando ‘1984’ e la ‘psico-polizia’. Il leader della Lega dice che non si possono utilizzare forze dell’ordine per effettuare controlli nei condomini. Ma non era lui a esser andato a citofonare alle persone per sapere se sono spacciatori?

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E così, prima ancora che venisse firmato il nuovo Dpcm, Matteo Salvini (o chi per lui, come il suo team social) decide di twittare:

Feste private, il tweet di Salvini che anticipa il Dpcm (sbagliando)

Un tweet fissato in alto, affinché chiunque entri sul suo profilo social lo legga come primo. Prima prova a fare ironia sulle sei persone in casa e non sette. Poi parla di Polizia tolta dalle strade (cosa non vera) e mandata a fare controlli nei condomini (anche questo non è vero). Infine cita, questa volta, George Orwell dicendo che neanche lui «sarebbe arrivato a tanto», con l’invito a rileggersi 1984.

La raccomandazione e non il divieto

Detto ciò occorre ricordare che il nuovo dpcm inserisce il suggerimento e la raccomandazione di non ospitare più di sei persone all’interno della propria abitazione. Si tratta di un numero simbolico. Trattandosi di un consiglio e non di un obbligo, non è previsto alcun intervento delle forze dell’ordine. Qualora, però, si organizzassero feste private in casa con un gran numero di persone, le forze dell’ordine potrebbero intervenire solo dopo le segnalazioni dei vicini. Come già accade quando si contestano gli schiamazzi notturni. Senza citofonare e fuggire via.

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