Salvini citofona alla gente per sapere se sono spacciatori | VIDEO
21/01/2020 di Enzo Boldi
Se alle domande scomode preferisce il minuto di silenzio, al facile populismo da strada si traveste da inviato de Le Iene o di Striscia la Notizia. Questa sera, a Bologna, è andato in scena un altro atto elettorale del Matteo Salvini show. Il leader della Lega, infatti, ha iniziato a citofonare ad alcuni abitanti del capoluogo dell’Emilia-Romagna per andare a caccia di spacciatori (o presunti tali). Il tutto contravvenendo alle più elementari regole della privacy, indicando la via (suggerita da una signora), la palazzina esatta e il nome delle persone accusate.
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La scenetta elettorale parte dal minuto 17′ e 10”, con una signora che suggerisce al leader della Lega la presenza di uno «spacciatore tunisino» in un palazzo di Bologna molto ben riconoscibile anche grazie alle inquadrature a tutto campo fatte da chi curava la ‘regia’ della diretta Facebook.
Salvini citofona a caccia di spacciatori a Bologna
Poi si avvicina al citofono, chiede alla stessa signora il nome del presunto spacciatore e inizia a suonare al suo citofono. Dall’altra parte risponde un uomo che, ovviamente, chiede chi abbia suonato al portone. E Salvini, dice di aver saputo che un membro della sua famiglia sia solito spacciare sostanze stupefacenti. L’uomo nega, poi ovviamente attacca la cornetta.
Il rifiuto e la propaganda continua, in barba alla privacy
Ma lo show di Salvini, in barba alla privacy, prosegue con un’altra scampanellata prima dell’ennesima risposta negativa: l’uomo presenta in casa non aveva (giustamente) alcuna intenzione di far entrare in casa sua il segretario della Lega e lo stuolo di seguaci al suo seguito. Poi si allontana. Insomma, un’altra pagina di propaganda elettorale di chi è stato ministro dell’Interno e ha attuato solamente misure spot contro la droga, risultando più attivo nei proclami da quando è passato all’opposizione.
(foto di copertina: da video sul profilo Facebook di Matteo Salvini)