Feltri dice che Silvia Romano viveva in una «specie di paradiso terrestre»

12/05/2020 di Enzo Boldi

Nella giornata di lunedì sia Libero che Il Giornale hanno prodotto due prime pagine alquanto contestabili in merito al ritorno in Italia di Silvia Romano. Oggi il quotidiano diretto da Vittorio Feltri e Pietro Senaldi non abbassa il mirino e insiste sulla questione del pagamento del riscatto, facendo leva sul sorriso della giovane cooperante italiana non appena rientrata a Ciampino. Feltri su Silvia Romano si domanda se fosse realmente necessario pagare un riscatto per riportarla a casa, dicendo che durante la sua detenzione ha vissuto in «specie di paradiso terrestre».

LEGGI ANCHE > Marco Travaglio fa l’elenco di tutti i riscatti pagati (anche da governi di Centrodestra)

«Tutti noi eravamo sicuri che Romano fosse stata sollevata dall’incubo della reclusione e invece abbiamo scoperto che la sua detenzione era una specie di paradiso terrestre – scrive Feltri su Silvia Romano -. Pertanto non c’era ragione di ricondurla in patria, a un prezzo salato, al solo fine di permetterle di riabbracciare i genitori per qualche settimana, coltivando nel cuore la brama di migrare di nuovo nel continente nero dove ha realizzatole sue aspirazioni spirituali». Parole che proseguono la tendenza della prima pagina di Libero di oggi, martedì 12 maggio.

Feltri su Silvia Romano e la detenzione in una «specie di paradiso terrestre»

«Mi appare assurdo e paradossale aver salvato una giovane donna che simpatizza per coloro che l’hanno imprigionata e trattenuta sotto le grinfie islamiche – prosegue Vittorio Feltri nel suo editoriale su Libero -. Mi auguro che Silvia abbia parlato a vanvera e smentisca, ritrovando se stessa, ciò che in un attimo di follia ha dichiarato». Insomma, secondo il direttore, quei sorrisi e quel racconto poco coincide con l’esigenza di pagare un riscatto per riportarla in Italia, parlando anche di un presunto matrimonio (non confermato) e di un riscatto (ancora non confermato) che si aggirerebbe non sui 4, ma sui 40 milioni di euro.

L’attacco a Giuseppe Conte

Infine, Feltri prova a prevedere il futuro di quel che potrebbe accadere: «Se non sarà così, Conte e la sua corte dei miracoli dovranno spiegarci che razza di operazione hanno finanziato coi nostri quattrini. Chi vivrà vedrà. In questa commedia qualcuno si è comportato da autentico deficiente. Scopriamolo. L’importante è che si faccia in fretta chiarezza e si identifichino le responsabilità».

(foto di copertina: da Fuori dal Coro, Rete 4)

Share this article