La mail di Federico Leva e i cittadini che richiedono la rimozione dei dati desunti da Google Analytics

La mail è reale, la persona che ha inviato questo documento esiste. È opportuno ottemperare alle sue richieste

04/07/2022 di Gianmichele Laino

Se negli ultimi giorni, da gestori di un sito web, avete ricevuto una mail da un certo Federico Leva che – in virtù del provvedimento del Garante della Privacy che ha ritenuto illegittimo Google Analytics per il trasferimento dei dati effettuato negli Stati Uniti, un Paese che ha meno garanzie rispetto agli stati europei relativamente al trattamento della privacy – ha chiesto la rimozione dei suoi dati personali dai database dei gestori del sito web stesso, allora sappiate che è il caso di attivarvi. Non si tratta di un messaggio di spam, non si tratta di un indirizzo automatizzato, non è una richiesta illegittima: la mail che ha inviato Federico Leva a diversi siti web è una diretta conseguenza della comunicazione del Garante della Privacy.

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Federico Leva e la mail su Google Analytics

La mail di Federico Leva è la seguente:

Federico Leva

Alla mail veniva allegato un link a un form di Limesurvey da compilare per rispondere al mittente della mail. Questo form, utilizzato in maniera massiva, non è più attivo (visto che è stato segnalato a Limesurvey stesso), ma non è l’unico modo per mettersi in contatto con Federico Leva, che ha lasciato un suo indirizzo mail di riferimento per qualsiasi tipo di comunicazione in merito alla sua richiesta. Che è quella di cancellare i suoi dati personali dall’archivio dei siti web raggiunti da questa stessa mail. Abbiamo provato a contattare, nella giornata di sabato, lo stesso Federico Leva, che si batte da sempre per i diritti digitali. Volevamo fargli un’intervista e chiedergli ulteriori spiegazioni in merito a questa sua decisione. Tuttavia, non abbiamo avuto risposta.

Al contrario, Federico Leva ha deciso di parlare per circa 10 minuti con Matteo Flora, che ha riportato la sua intervista in questo video. Come si può evincere dal testo della mail, Matteo Flora è stato citato all’interno della richiesta di Federico Leva, perché ha intervistato il membro del collegio del Garante della Privacy Guido Scorza all’indomani della decisione su Google Analytics. Dell’intervista a Matteo Flora (che decidiamo di citare in virtù dell’importante contributo pubblico che ha dato a questa discussione), il passaggio più significativo delle risposte di Federico Leva – che compare in video – è sicuramente quello sul perché abbia messo in campo questa azione: «Non è un mistero che non sia un fan di Google Analytics – ha detto -. Sono stato sorpreso positivamente dal provvedimento del Garante, che ha detto di concedere 90 giorni di tempo alle persone per svegliarsi e poi si vedrà cosa fare. Molte persone non sanno che Google Analytics è in contrasto con il GDPR e per questo ho avuto questa idea: ho pensato banalmente di informare le persone di questo provvedimento. Per questo ho inviato la famosa mail: così le persone possono sapere che potranno esercitare i loro diritti. La richiesta di rimozione mi è sembrata abbastanza pacifica».

Dunque, una operazione di informazione che, a quanto pare, non sembra essere l’unica. Giornalettismo, ad esempio, non ha ricevuto richiesta da Federico Leva, ma – nelle ultime ore – ne ha ricevuta un’altra da un’altra utente del nostro sito. Quest’ultima ha chiesto: «I’m now making the conscious decision to reduce my digital footprint and as a result I ask you to please delete any personal data of mine you have stored on your systems». Praticamente, in virtù della decisione di ridurre la sua presenza sul web, l’utente ci richiede la cancellazione dei dati personali che sono conservati all’interno dei nostri sistemi.

Si tratta di richieste che sono legittime, in virtù della decisione del Garante della Privacy. Noi abbiamo provato a chiedere informazioni sul merito a Guido Scorza, membro del collegio del Garante. Al momento, si è detto a conoscenza della mail di Federico Leva e ci ha rimandato all’intervista che gli abbiamo fatto anche noi all’indomani della decisione del Garante e noi ve la riproponiamo (qui, è possibile comprendere cosa ha animato il Garante della Privacy nella decisione a Google Analytics). Se dovessimo avere ulteriori informazioni, ve le forniremo sicuramente.

A ogni modo, Federico Leva è una persona fisica, esiste, ha inviato una mail con lo scopo di informare i siti web di quelli che sono i diritti degli utenti. E ai siti web conviene rispondere – magari richiedendo ulteriori informazioni via mail all’interessato – cercando di ottemperare questi stessi diritti.

Foto IPP/zumapress – Chicago

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