Favolacce, intervista alla protagonista Ileana D’Ambra
14/05/2020 di Thomas Cardinali
Favolacce dei fratelli gemelli Fabio e Damiano D’Innocenzo è arrivato in streaming e ha conquistato subito il pubblico. Lo splendido film vincitore dell’Orso D’Argento al Festival di Berlino ha saputo toccare il cuore degli italiani, anche grazie alla splendida interpretazione di Ileana D’Ambra. Folgorante il debutto della giovane attrice classe 1996, che per interpretare la Vilma di Favolacce ha dovuto cambiare il suo fisico ingrassando moltissimo e facendo una trasformazione degna di Charlize Theron in Monster.
Noi di Giornalettismo l’abbiamo intervistata partendo proprio dalle tante prime volte affrontate sul set di Favolacce: “Mi ha permesso di ingrassare e di trasformarmi, ma non solo fisicamente ma proprio per amore di questo mestiere. È stata la prima volta che mi sono tinta i capelli, la prima volta che ho indossato una pancia, una protesi al seno, è stato davvero un processo denso di prime volte. Una grandissima emozione, anche se è stato complicato. Quando il cibo diventa una forzatura può essere anche nauseante, ti senti di dover toccare con mano i tuoi limiti andando oltre. La parte più difficile è stato poi lasciar andare via Vilma, il processo inverso è durato più di quanto mi aspettassi. È stato bellissimo perché il mio corpo ha parlato per primo indicandomi la direzione in cui andare. Ho sentito da subito questa pesantezza, questa totale mancanza di grazia. Ho sentito tutte le sue contraddizioni, un viaggio pieno di tante cose”.
Ileana D’Ambra è una grande appassionata di arti marziali ed anche se ha dovuto mettere da parte lo sport per ingrassare in Favolacce quanto appreso sui vari ring le è stato molto prezioso nell’affrontare l’opera: “Io sono un’appassionata di arti marziali e di boxe, devo dire che ho dovuto prima di tutto smettere di fare sport. Fabio e Damiano mi hanno chiesto di eliminare qualsiasi attività fisica per mettere su un grasso evidente. Le arti marziali però mi hanno aiutato molto donandomi una pazienza, una qualità che prima di iniziarle mi mancava. Ho aspettato e ascoltato il mio corpo, come quando mi alleno. Ho aspettato lo spazio d’ascolto del cambiamento, un po’ come quando durante un incontro aspetti il primo passo dell’avversario. Ho aspettato che Vilma entrasse nel mio corpo”.
Un esordio come detto complesso, reso ancor più particolare dal dover lavorare con due fratelli gemelli come i D’Innocenzo: “Ho percepito che hanno due personalità diversissime che si completano. Alcuni giorni camminano pari passo, in altre invece sorgono delle visioni diverse. Damiano l’ho sentito più con uno sguardo delicato verso gli attori, mi sono confrontata molto con lui rispetto a Fabio che magari sta più tempo dietro il monitor. Dall’altra parte però con Fabio ci siamo trovati a condividere l’intimità dei primi piani, come nella scena del mercatino girata con la macchina a mano. Sono sensazioni difficili da descrivere se non le si prova”.
Complesso è stato anche lavorare col piccolo Tommaso, interprete di Dennis con cui la sua Vilma ha un legame speciale in Favolacce: “La cosa spontanea è stata relazionarmi a Tommaso, il bambino che interpreta Dennis in maniera espansiva. All’inizio per conoscerlo ho cercato di confrontarmi e chiedere di lui. Ho capito che non era il suo modo di relazionarmi e a quel punto ho iniziato ad osservarlo cercando di capire. I bambini hanno pochi filtri, quindi ho cercato di fare un passo indietro e a quel punto si è creata una relazione fatta di sguardi, carezze, abbracci e non detti. Una relazione silenziosa che potete vedere anche nel film tra Dennis e Vilma. Non si capisce se si vogliano bene o se si odino, non lo so ancora. È stato difficile, ma più per la persona non perché fosse un bambino. Fabio e Damiano non hanno voluto un coach, proprio per creare un rapporto onesto con i bambini. Abbiamo improvvisato molto con i nostri dialoghi, c’è stata in generale una grande libertà”.
Ileana D’Ambra: “Berlino con Favolacce è stata la favola che desideravo da tutta la vita”
Il viaggio di Favolacce è partito dal Festival di Berlino, un vero sogno per la giovanissima attrice: “Ogni volta che ripenso a Berlino mi sento doppiamente fortunata, non capita nella carriera di un attore spesso neppure di vivere un festival e io ho vissuto il terzo al mondo per importanza al mondo. Siamo riusciti a vivere la Berlinale in corner, una settimana dopo è scoppiato il lockdown quindi mi sento tanto fortunata. Ero veramente emozionata, mi sembrava di vivere la favola che ho sempre desiderato nella mia vita. A parte l’emozione è che sono riuscita a respirare Favolacce in una sala e sono una delle poche fortunate”
Un’emozione sicuramente diversa quella dello streaming rispetto alla sala: “Quando ho rivisto Favolacce in streaming sullo schermo di casa mia mi sono ricordata del sapore del pubblico in sala. Quando si sono spente le luci a Berlino ho chiuso gli occhi per conservare quelle immagini. Lì si vive un’energia davvero speciale, si respira una grande intimità e passione pura per il mondo del cinema. Ti inonda e con grande democrazia considera allo stesso modo Johnny Depp e il volto meno conosciuto. Sono stati di una gentilezza imbarazzante e conservo una fortissima carica”.
Ileana D’Ambra però è ottimista e quindi cerca di vedere il lato positivo anche in questo periodo così drammatico: “Nonostante il grande ostacolo della pandemia a livello cinematografico cerco di vedere sempre una possibilità anche nel peggio. Sono sempre stata d’accordo con la decisione di Vision, perché come dicono Fabio e Damiano un’opera si completa quando diventa del pubblico e ho capito che la penso anche io così. Era giusto che arrivasse a più persone possibili, rappresenta anche una speranza per un’intera industria che ha bisogno di ripartire. Mi sono anche accorta di quanta gente ha potuto vedere in questi giorni il film”
Nella sua formazione artistica sono stati fondamentali due grandi artisti, molto diversi e lontani tra loro: “Ho amato tutta la filmografia iniziale di Leonardo DiCaprio, da Buon Compleanno Mr.Grape a Poeti dall’Inferno. Quel tempo lì mi è servito tanto e mi ha impressionato per la portata del suo talento. Mia madre mi ha cresciuto con tutta la filmografia di Anna Magnani, la sua passione è stata un motore nel farmi dire che avrei voluto mantenere alta l’asticella della passione in questo mestiere. Ultimamente ho imparato tanto da Silvia Gallerano che è una meravigliosa attrice di teatro, il suo lavoro sul corpo. Ho cercato di essere una spettatrice il più vasta possibile e non ho mai preso un modello fisso”.
Tornando allo streaming spiega subito di non essere una grande appassionata, ma che ha trovato comunque qualcosa di bello da vedere durante questa quarantena: “Non guardo molto Netflix, apprezzo più Amazon Prime e Tim Vision. Mi piacerebbe fare una serie tv, se penso a True Detective che è una serie meravigliosa. Ci sono tantissime serie fatte bene con grande qualità, in questa quarantena ho recuperato Mrs. Maisel su Amazon. Una serie pazzesca sotto ogni aspetto. Se ci fosse la possibilità di far parte di un progetto come questi sarebbe bellissimo. Anche Emma Stone ha fatto una serie tv e ha spiegato come aumenti il tempo di approfondire i personaggi. Data la mole di impegno ci andrei più cauta e approfondirei di più il progetto”.
Berlino le ha aperto molte porte anche per il futuro, c’è già qualcosa che bolle in pentola: “Ci sono delle proposte in ballo, ora è ancora tutto in divenire. Con la mia agenzia abbiamo vissuto molto quell’ambiente e c’è già qualcosina con l’avvicinamento ad un progetto”.
Ileana D’Ambra vi aspetta dunque sulle principali piattaforme streaming VOD con la sua Vilma nello splendido e toccante Favolacce dei Fratelli D’Innocenzo.