La fake news della morte di Wafffler 69 dovuta al vaccino contro il Covid-19

Ormai è la scusante per ogni morte celebre. Ma, come in altri casi, qui si tratta solo di speculazione

16/01/2023 di Redazione Giornalettismo

C’è una tendenza che sembra essere ormai ampiamente diffusa in tutto il mondo: ogni volta che una persona famosa muore all’improvviso o in giovane età, si tende subito ad attribuire la responsabilità al vaccino contro il Covid-19. Come se morti illustri non si verificassero anche prima della pandemia e come se ci fosse solo una spiegazione plausibile. Anche sulla morte di Wafffler69 si sono diffuse informazioni scorrette a proposito del suo decesso, comunicato in un video emozionale su TikTok dal fratello Clayton. Come al solito, gli speculatori no-vax hanno approfittato della popolarità del tiktoker che mangiava di tutto (e che creava contenuti ad hoc su questi suoi “pasti”) e hanno diffuso la notizia della sua morte in seguito al vaccino contro il Covid-19.

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Fake news morte Wafffler69, l’azione dei no-vax

In alcuni commenti e in alcuni post sui social network, più di un utente ha fatto riferimento al vaccino contro il coronavirus per dare la spiegazione della morte di un uomo giovane, di 33 anni. Qualcuno ha anche fatto cenno alla possibilità che uno dei suoi video in cui mangiava qualsiasi cosa ci fosse il vaccino tra le sostanze ingerite. Tuttavia, queste informazioni non corrispondono affatto alla realtà. Al contrario, abbiamo un quadro clinico piuttosto chiaro, esposto da Clayton, il fratello di Wafffler69 (al secolo Taylor Brice LeJeune).

Secondo quanto dichiarato, Taylor sarebbe morto in seguito a un presunto attacco cardiaco, non necessariamente dovuto al suo stile di alimentazione. Infatti, nel video, si ricorda che in famiglia Taylor aveva avuto precedenti: il nonno e il padre avevano avuto problemi di cuore in giovane età. Non si sa, tra l’altro, nemmeno se Wafffler69 sia stato vaccinato contro il Covid-19, dal momento che questa notizia – nel corso dell’attività pubblica del creator di TikTok – non era stata resa pubblica. Tuttavia, questa tendenza di attribuire la causa della morte di una persona famosa al vaccino contro il Covid continua a persistere (ne abbiamo avuto prova nello sciacallaggio che è seguito alla morte di Sinisa Mihajlovic e di Gianluca Vialli, solo per citare i casi più recenti). Nemmeno l’evidenza e nemmeno la testimonianza di un parente della vittima sembrano poter fermare i complottismi, in un mondo in cui i contenuti che vengono condivisi sui social network sono sempre più preoccupanti.

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