Facebook compra una pagina di giornale per attaccare Apple

Nel mirino, le limitazioni sulla privacy dell'app nel nuovo iOS 14

16/12/2020 di Gianmichele Laino

Apple rende la vita difficile a Facebook e Facebook cosa fa? Acquista una pagina di giornale per attaccare la casa di Cupertino. In che anno siamo? In pieno Novecento? Il più influente social media al mondo acquista una pagina intera sui principali giornali statunitensi (il New York Times, il Washington Post e il Wall Street Journal) per attaccare la casa della Mela a causa di un aggiornamento al suo sistema operativo, che verrà rilasciato a inizio 2021.

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Facebook contro Apple e l’annuncio sui giornali

Cosa sta succedendo? Come spesso accade, la guerra tra i due colossi riguarda l’argomento più dibattuto del momento, la principale ricchezza che i nuovi media riescono a possedere: i dati personali e la profilazione degli utenti. Apple, in particolare, rilascerà un aggiornamento di iOS 14 che entrerà in funzione da gennaio 2021 e che renderà più complesso per l’app di Facebook (ma anche per quelle di altri social network) raggiungere i propri obiettivi commerciali per quanto riguarda i fruitori dell’applicazione.

Agli utenti di iOS 14 verrà chiesto il permesso di raccogliere dati e rintracciarli su app mobili e siti web su iPhone e iPad, quando si utilizzeranno le app dei principali social network. Un impatto notevole sulla rete pubblicitaria per sviluppatori e aziende legata al mercato dei social network: sarà l’utente finale a scegliere se essere sottoposto a un monitoraggio e, avendo a disposizione questa scelta, potrebbe essere possibile che l’utente non si sottoporrà a questo trattamento.

Facebook contro Apple nella guerra dei dati personali

Una sfida molto importante nel mercato dei dati personali e della privacy. Facebook attacca Apple su un piano decisamente populista, sottolineando – nella pagina di giornale acquistata quest’oggi – che l’aggiornamento di Apple penalizzerà soprattutto le piccole e medie imprese che utilizzano i social network per le inserzioni pubblicitarie. Il social di Zuckerberg ha persino organizzato un forum pubblico di dibattito sul suo sito web, invitando le piccole e medie imprese alla mobilitazione contro Apple. Ma la sostanza è sempre la stessa: a perderci, quando si tratta di privacy, è sempre la casa madre. Le piccole e medie imprese saranno sempre una leva su cui spingere. E fa sorridere che tutta questa polemica non si sviluppi online, ma sulle pagine – a pagamento – dei grandi quotidiani americani.

Nella giornata del 18 dicembre, poi, è arrivata la risposta di Tim Cook, il CEO di Apple, che – questa volta – ha utilizzato le piattaforme online (e non le pagine a pagamento dei giornali) per far sapere il suo punto di vista: «Facebook potrà continuare – ha detto – a tracciare gli utenti attraverso app e siti web come in passato. Semplicemente, noi chiederemo loro di informare i nostri utenti Apple per ottenere il loro consenso in questa operazione».

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