Fabio Fazio dice di aver ricevuto 123 attacchi da Salvini e 123 silenzi dalla Rai

Il conduttore della prima serata di Raitre prima, di Raiuno poi e di Raidue nell’ultima stagione si è tolto tutti i sassolini dalla scarpa contro l’azienda che, tre anni fa, gli chiese di restare e che, nell’ultimo periodo, ha reso complessa la gestione della sua trasmissione Che tempo che fa. In un’intervista al Fatto Quotidiano, Fabio Fazio ha puntato il dito sui silenzi della Rai e sull’atteggiamento dell’azienda rispetto al suo ruolo.

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Fabio Fazio e i 123 attacchi ricevuti da Salvini

In modo particolare, la riforma Salini – che è stata varata recentemente – sembrerebbe aver tolto molto controllo sulle trasmissioni alle società di produzione esterne alla Rai, provando a valorizzare le risorse interne all’azienda. Una riforma che andrà senz’altro a incidere sull’attività di Fabio Fazio, ma anche di altri conduttori che, attraverso agenti e agenzie, costruiscono i prodotti per la televisione pubblica. Fabio Fazio è stato molto chiaro: «Trovo ogni limite superato. Qui entriamo nel campo dell’inaccettabile: da tempo mi viene riservato un trattamento che non ha eguali né precedenti – ha detto al Fatto Quotidiano -. Da quando ho detto che la politica non doveva più entrare nelle tv, è partita una vera e propria guerra contro di me».

Poi, una puntualizzazione sul suo rapporto con Matteo Salvini. Sia quando era ministro dell’Interno, sia da senatore della Lega, Salvini non ha mai fatto mistero di scegliere come uno dei bersagli della sua propaganda politica proprio Fabio Fazio: «Ho ricevuto – ha detto Fabio Fazio – oltre 120 attacchi da Salvini. Per la precisione 123. Dalla Rai però ho ottenuto in cambio soltanto 123 silenzi».

Insomma, l’azienda, secondo Fabio Fazio, non lo avrebbe tutelato. Diverse le polemiche alimentate nel tempo da Matteo Salvini nei confronti del conduttore, che riguardano sia i compensi per le sue prestazioni in Rai, sia i temi affrontati: «Se vieni attaccato dal capo del Viminale – ha detto Fazio riferendosi al periodo in cui Salvini era ministro dell’Interno -, hai una vita normale e due figli da portare a scuola, non sai mai chi sono i seguaci del ministro».

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