Iacoboni scova l’esultanza di Conte alla vittoria M5S e si chiede: «Ma non era indipendente?» | VIDEO

Anche nella conferenza stampa della scorsa settimana il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha ribadito la sua indipendenza politica da qualsiasi partito, in special modo dal Movimento 5 Stelle. Il capo di Palazzo Chigi aveva ribadito la sua imparzialità – anche rispondendo alle polemiche rilanciate dalla Lega – tra le due anime della maggioranza, spiegando di essere una persona indipendente. Il giornalista de La Stampa Jacopo Iacoboni, però, ha scovato un video in cui – quello che diventerà il capo del governo – partecipa ai festeggiamenti per il risultato elettorale del M5S alle elezioni Politiche del 4 marzo 2018. L’esultanza Conte porta a una domanda: Ma non si era detto indipendente e scevro da qualsiasi appartenenza partitica?

A osservare il video condiviso da Iacoboni, tutte le parole pronunciate ultimamente (e continuamente) dal Presidente del Consiglio per ribadire il suo ruolo super partes e di sintesi tra Lega e Movimento 5 Stelle sembrano venire meno, data la gioia sfrenata, i grandi sorrisi e abbracci che il futuro premier si scambiava con i vari esponenti pentastellati riuniti attorno allo schermo posto nella stanza in cui venivano dati, in tempo reale, i dati delle prime proiezioni del voto del 4 marzo 2018, quello che certificò il M5S come primo partito d’Italia. Ed ecco la gioia e l’esultanza Conte in quella fatidica notte del Cambiamento.

 

Esultanza Conte insieme ai Cinque Stelle nella notte del 4 marzo 2018

«Non mi è mai stata chiesta alcuna attestazione di fedeltà dal Movimento 5 Stelle – aveva detto Giuseppe Conte rispondendo alle domande dei cronisti nel corso dell’ultima conferenza stampa convocata la scorsa settimana a Palazzo Chigi per chiedere maggiore responsabilità ai due partiti di maggioranza -. Non mi sono mai iscritto, sono un indipendente». Parole che, vedendo questo filmato, sembrano essere vane.

La scarsa conoscenza con Luigi Di Maio

Il premier, infatti, aveva anche ribadito, con orgoglio, di non essere neanche iscritto alla piattaforma Rousseau, di conoscere poco Luigi Di Maio (incontrato solo in un paio di occasioni) e di aver frequentato maggiormente Alfonso Bonafede perché assistente di un professore universitario suo amico. Non si mettono in dubbio queste parole, ma alla luce del filmato scovato da Iacoboni un piccolo revisionismo su queste dichiarazioni sembra essere opportuno.

(foto di copertina: fermo immagine da video pubblicato su Twitter dal giornalista Jacopo Iacoboni)

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