La versione dell’esaminatore di Suarez: «Esame breve per evitare assembramenti»

Lorenzo Rocca è stato intervistato da Piazzapulita, La7

25/09/2020 di Enzo Boldi

Dopo le intercettazioni trapelate dalle carte dell’inchiesta avviata dalla Procura di Perugia, parla anche l’esaminatore dell’ex calciatore del Barcellona, approdato ieri all’Atletico Madrid. Lorenzo Rocca, raggiunto telefonicamente da Micaela Farrocco di Piazzapulita (La7), ha respinto le accuse e ha spiegato di aver già chiarito la sua posizione con il pubblico ministero. Sostiene che le frasi – pubblicate dai quotidiani – abbiano tutte una spiegazione logica e nessuna va nella direzione della truffa. Poi sull’esame Suarez (su cui indaga anche la giustizia sportiva) durato poco rispetto alla prassi classica, dà una versione che richiama all’emergenza Covid-19 in Italia.

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La prova per l’acquisizione del certificato di lingua italiana (livello B1) necessario per conseguire la cittadinanza comunitaria è durato 12 minuti. La prassi, però, vuole che questo esami duri molto di più (un lasso di tempo che supera l’ora e si avvicina ai 120 minuti). Lorenzo Rocca ha spiegato che in quei pochissimi istanti si sono «svolte tutte le componenti e non coniugava solo verbi all’infinito» utili a decidere per un voto positivo per il calciatore uruguaiano e, di conseguenza, alla certificazione di prova superata.

«Esame Suarez durato poco per evitare assembramenti»

Poi, sull’esame Suarez durato poco, il professore – che lavora presso l’Università per stranieri di Perugia – spiega: «Vi erano delle esigenze legate al clamore di farlo andare via immediatamente con l’esito, di predisporre un certificato. Volevamo che tutto si svolgesse secondo le regole ma nel minor tempo possibile per evitare assembramenti». Insomma, 12 minuti per evitare che fuori dalla struttura si creassero capannelli di curiosi e giornalisti.

«Più tempo si rimaneva e più il rischio cresceva»

Sull’intercettazione tra Rocca e la donna incaricata di preparare l’attestato (prima dell’esame Suarez), il professore-esaminatore spiega di aver già chiarito con il pubblico ministero: «È stato un discorso qualora avesse superato la prova visto che c’erano esigenze legata al clamore di farlo andar via immediatamente con l’esito, di predisporre un certificato». Il tutto sempre per evitare assembramenti.

(foto di copertina: da Piazzapulita, La7)

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