Anche Epik, hosting provider di Parler, ritiene che la segnalazione di chi pratica e assiste l’aborto violi le sue regole

Epik ha accettato di ridare una casa al sito ma non quel servizio tanto controverso di segnalazione anonima per chi pratica l'aborto o assiste le donne che scelgono di farlo

06/09/2021 di Ilaria Roncone

Di whistleblower abbiamo parlato un paio di giorni fa: si tratta di un sito creato appositamente per segnalare in maniera anonima le persone che forniscono assistenza a chi vuole abortire in Texas – compresi autisti di car-sharing e assistenti sociali – dopo l’approvazione della legge che, di fatti, criminalizza chiunque pratichi l’interruzione di gravidanza dopo le sei settimane. Il sito del gruppo anti aborto Texas Right to Life è balzato agli onori di cronaca per la scelta del suo hosting provider, GoDaddy, che ha formalmente invitato l’associazione a trovarsi un nuovo fornitore poiché aveva infranto la policy dell’azienda. Come avevamo già anticipato, il sito di Texas Right to Life per la caccia alle streghe torna online col provider Epik.

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Texas Right to Life, il nuovo provider noto per ospitare neo-nazi e contenuti estremisti

La ragione per il quale GoDaddy ha buttato fuori whistleblower è per la modalità di raccolta delle informazioni personali (più precisamente «informazioni non pubbliche o che identificano altri utenti o altre persone o entità senza il loro esplicito consenso scritto», come da regolamento del provider). Secondo quanto risulta dai dati pubblici di registrazione del dominio – e come confermato anche dall’associazione stessa – ProLifeWhistleblower.com sta per tornare online grazie a Epik, provider famoso per ospitare contenuti neo-nazi e estremisti di ogni genere.

La storia è cominciata giovedì, dopo che GoDaddy ha invitato ProLifeWhistleblower.com a trovarsi un nuovo host a causa delle regole violate e, alla fine dei conti, sono bastati giusto un paio di giorni per ottenere rinforzi. «Non abbiamo paura della folla. Gli attivisti anti-vita ci odiano perché stiamo vincendo. Centinaia di bambini vengono salvati dall’aborto proprio ora grazie a Texas Right to Life, e questi attacchi non cambiano la situazione», hanno detto quelli dell’associazione, e Epik è arrivato in loro soccorso.

Cos’è Epik e perché è noto in Usa

Epik è una hosting company nota perché casa di siti web estremisti che spesso e volentieri vengono rifiutati da altre aziende. Parliamo di propaganda neo-nazista e della rete QAnon 8chan o, ancora, di social media di destra come Gab e Parler. Eppure anche Epik ha i suoi limiti: «Abbiamo ricevuto lamentele sul sito – ha detto un portavoce di Epik a The Daily Beast – perché ha violato i termini d’uso di Epik». Il risultato è che l’associazione anti aborto ha dovuto accettare di disabilitare la raccolta

Il punto, anche per un’azienda che strizza l’occhio all’estremismo di destra, è che la violazione di dati personali c’è eccome nell’offrire un servizio di segnalazione del genere. Il sito, attualmente, continua ad essere irraggiungibile e – almeno con Epik – Texas Right to Life ha accettato di disabilitare la funzione di raccolta segnalazioni. Cosa che, ovviamente, non viene menzionata negli aggiornamenti sulle pagine social dell’associazione, puntando il dito contro il provider brutto e cattivo.

 

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