Cosa significa questo codice usato dai cittadini russi e basato sulle emoji

Ci sono state anche altre frasi diffuse sui social network per accennare a possibili proteste: nonostante questo, la polizia russa ha intercettato le persone che hanno usato i social per diffondere messaggi di pace

10/03/2022 di Redazione

Gli ingredienti sono pochi: il volto del poeta Puskin, l’emoticons di uomini che camminano, un numero arabo. Si tratta di un messaggio che, diffuso sui social network, significava pressapoco: «Rechiamoci in piazza Puskin alle ore x». Così, nei primi giorni dell’invasione della Russia da parte dell’Ucraina, i cittadini russi cercavano di organizzarsi – sfruttando i social network a cui ancora avevano accesso – per manifestare, senza dirlo esplicitamente, contro la guerra. Un espediente, insomma, per poter aggirare il controllo delle autorità che – nei giorni immediatamente successivi allo scoppio delle ostilità, lo scorso 24 febbraio – era molto più capillare, nei confronti dei cittadini comuni.

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Emoji contro la guerra: i messaggi in codice dei cittadini russi

emoji contro la guerra

Nonostante la diffusione di messaggi in codice, di emoji contro la guerra, ma anche di altre espressioni come «è da tanto che non faccio una passeggiata in centro» sono migliaia le persone (alcune stime parlano addirittura di 14.000 cittadini) che sono state identificate dalla polizia russa e indicate come possibili agitatori semplicemente perché avevano partecipato a un sit-in per la pace. In Russia, le manifestazioni non autorizzate sono vietate da una legge apposita del 2014 e, in virtù di questa, le persone che hanno avuto modo di condividere sui social network messaggi in codice per partecipare a queste stesse manifestazioni sono state quantomeno perquisite.

Possibile che siano state utilizzate le fotografie sui social network per arrivare a farle matchare con i sistemi di riconoscimento biometrico a disposizione delle autorità in Russia. In ogni caso, con la restrizione dei social network è molto più difficile, negli ultimi giorni, comunicare anche attraverso dei messaggi in codice da condividere con i propri amici virtuali. In ogni caso, la strada della resistenza interna russa – di quelle persone che si oppongono a Putin e che chiedono la verità sulle operazioni militari – può passare anche attraverso delle emoticons.

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