Come gli Usa, anche l’Emilia-Romagna sta utilizzando l’AI per valutare la qualità delle leggi
Nella Data Valley italiana si punta a realizzare progetti e attività di monitoraggio della qualità delle leggi tramite l'intelligenza artificiale
26/12/2023 di Ilaria Roncone
L’intelligenza artificiale sta cambiando anche la politica. Negli Stati Uniti la Camera dei Rappresentanti sta già utilizzando l’AI come strumento di confronto tra le proposte di legge e la normativa esistente allo scopo di individuare eventuali elementi di sovrapposizione se non, addirittura, di incompatibilità che ai legislatore potrebbero essere sfuggiti. Ma non serve andare oltreoceano per questo tipo di utilizzo dell’AI considerato che in Emilia-Romagna, la Data Valley in cui è presente il supercomputer Leonardo inaugurato a fine 2024, di recente Cineca – consorzio interuniversitario italiano senza scopo di lucro – e l’Assemblea legislativa della Regione hanno raggiunto un accordo per l’avvio della valutazione della qualità delle leggi (e in particolare di quelli che sarebbero gli effeti prodotti) tramite l’AI.
LEGGI ANCHE >>> Il G7 ha concordato il codice di condotta delle aziende sull’intelligenza artificiale
Intelligenza artificiale e leggi: quale posto nell’accordo tra Cineca e Emilia-Romagna
L’accordo – sottoscritto dalla presidente dell’Assemblea Emma Petitti e dal presidente del Cineca Francesco Ubertini – riguarda vari ambiti: «Azioni rivolte ai giovani e al mondo della scuola, destinatari di attività e progetti finalizzati a promuovere e diffondere la cultura delle tecnologie dell’informazione, a dare supporto alla ricerca scientifica computazionale e a diffondere l’etica nell’utilizzo dei nuovi sistemi di intelligenza artificiale, affinché i giovani vengano educati a una comprensione critica ed etica», come riporta Bologna Today.
Per quanto riguarda la valutazione delle leggi, è prevista una serie di attività e progetti che ne accertino la qualità andando ad analizzare come vengono applicate e quali effetti possono produrre. Si punta anche a rendere più efficiente l’organizzazione interna garantendo, grazie all’AI, parità di genere e rispetto dei diritti delle persone con disabilità. Si punta anche a migliorare il benessere nei luoghi di lavoro e a formare i dipendenti all’utilizzo di nuovi servizi digitali.
Emma Petitti, presidente dell’Assemblea legislativa, ha affermato che «grazie a questo accordo, l’Assemblea legislativa dà attuazione alle priorità politiche individuate, in particolare, in materia di monitoraggio dell’attuazione delle leggi e valutazione dei loro effetti con una prospettiva sperimentale: l’applicazione dell’intelligenza artificiale all’ambito legislativo. Non solo per testare se e quanto le innovazioni tecnologiche possano servire alla redazione e alla qualità delle leggi, ma anche per verificare se e quanto il nuovo quadro giuridico in fase di definizione in sede europea possa garantire uno sviluppo e un utilizzo sicuro, affidabile ed etico dell’intelligenza artificiale».