L’emendamento della Lega (poi ritirato) sul divieto ai partiti di ricevere fondi dall’estero
12/07/2019 di Redazione
La Lega tuona: «Una carognata mettere in relazione l’inchiesta di BuzzFeed e quella decisione in aula sullo Spazzacorrotti e sul decreto Crescita». Tuttavia, nelle ultime ore circolano alcuni elementi che non possono essere fatti passare in secondo piano. Innanzitutto le tempistiche: l’esclusiva de L’Espresso risale al mese di febbraio e parla di un incontro, avvenuto all’Hotel Metropol di Mosca, tra alcuni rappresentanti della Lega e alcuni imprenditori russi. Nei giorni scorsi, invece, l’audio di BuzzFeed renderebbe ancor più evidente quello di cui si sarebbe parlato in quella sede.
Emendamento Lega e finanziamenti esteri
I due provvedimenti votati in aula, lo Spazzacorrotti e il decreto Crescita, risalgono al mese di novembre del 2018 e a poco prima delle elezioni europee del 26 maggio 2019. Dunque, sono entrambi successivi a questo incontro. Ma cosa è successo in quei dibattiti in aula? Per quanto riguarda lo Spazzacorrotti, la Lega ha cercato di bloccare sul nascere il testo presentato dal ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, che imponeva il divieto per i partiti di ricevere dei fondi dall’estero.
L’esatta dicitura presente nel testo dello Spazzacorrotti prevedeva questa frase: «contributi provenienti da Governi o enti pubblici di Stati esteri, da persone giuridiche aventi sede in Stato estero». La Lega, con un emendamento presentato da Iezzi, Bordonali, De Angelis, Giglio Vigna, Invernizzi, Maturi, Stefani, Tonelli, Vinci, chiedeva di «sopprimere il comma 2», ovvero quello della dicitura appena illustrata.
Non solo l’emendamento Lega, anche il decreto Crescita
Secondo Iezzi, tuttavia, si trattava semplicemente di uno dei tanti emendamenti che la Lega aveva presentato perché tutta la seconda parte del testo sullo Spazzacorrotti convinceva poco il Carroccio. Ma la Lega ha provato a mitigare questo effetto anche con il decreto Crescita: infatti, si permette alle fondazioni (e non ai partiti) di ricevere dei fondi dall’estero. La differenza tra fondazioni e partiti è sempre stata molto sottile, così come le attività esercitate dalle une e dagli altri. La Lega si difende e si dichiara estranea a tutto. Ma non si può negare che ci siano state alcune discussioni in aula che hanno affrontato questo tema dei finanziamenti esteri ai partiti.