La vera storia dell’embrione di dinosauro che non è stato «scoperto» adesso

Da ieri la maggior parte dei giornali italiani e internazionali riportano la notizia della scoperta di un embrione di dinosauro che proverebbe la stretta correlazione tra dinosauri e uccelli. L'embrione però non è stato «scoperto» adesso e questo dato viene omesso il più delle volte

23/12/2021 di Giorgia Giangrande

In questi ultimi due giorni, da quando l’embrione di dinosauro ha guadagnato la prima pagina di molti giornali italiani e internazionali, la scienza ha ottenuto la rilevanza che – troppo spesso – viene data ad altri argomenti, tematiche e categorie del Sapere. Il caso però richiede e merita ulteriore chiarezza, non tanto in termini scientifici quanto in termini di lessico adeguato: l’embrione di dinosauro, infatti, non è stato scoperto adesso, come si legge ovunque, ma nel 2000.

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L’embrione di dinosauro: a quando risale la scoperta

L’articolo scientifico riguardante l’embrione di dinosauro è stato pubblicato da iScience con il titolo An exquisitely preserved in-ovo theropod dinosaur embryo sheds light on avian-like prehatching postures e già da questo è chiaro come nemmeno gli autori della ricerca si sono arrogati la scoperta del fossile, perché di scoperta non si tratta. Uno degli autori, Steve Brusatte, ha poi annunciato il piccolo embrione studiato anche sul suo profilo Twitter.

Ciò che emerge in seguito ad opportuna ricerca è che il fossile di dinosauro – soprannominato Baby Yingliang dagli stessi autori – è stato scoperto per la prima volta nel 2000 dal direttore di una compagnia chiamata Yingliang Group, ma poi era finito in un deposito per dieci anni, infine, è stato recuperato dallo staff dello Yingliang Stone Nature History Museum a Xiamen, dove è conservato ancora oggi. Com’è possibile che allora abbia avuto – tutto d’un tratto – l’attenzione dei ricercatori? In occasione dei lavori di restaurazione del museo, i vecchi fossili sono stati ordinati e i ricercatori hanno rivolto il loro interesse (e lavoro) all’uovo, che si sospettava contenesse un embrione.

Il dettaglio omesso dai giornali italiani

Tra i giornali italiani e quelli stranieri, alcuni hanno preferito omettere il dato del 2000 e dare rilevanza al termine scoperta, probabilmente perché un termine che attira maggiore attenzione di un più prolisso e meno accattivante di un «ricerca su un fossile scoperto nel 2000 e riesaminato adesso». È la ricerca e il duro lavoro degli studiosi ad essere straordinaria. Non la scoperta, non il caso. Ciò che emerge dall’articolo scientifico, infatti, è che l’embrione in questione dimostrerebbe una correlazione tra i dinosauri e gli uccelli moderni. Il fossile, che è lungo 27 cm con un uovo che misura 17 cm, mostra che l’embrione si trovava in una posizione rannicchiata, un comportamento tipico degli uccelli poco prima della schiusa. Secondo gli esperti, questo indica che tale comportamento, negli uccelli moderni, si è evoluto e ha avuto origine dai loro antenati dinosauri.

Come sottolinea BBC News, parte del corpo del dinosauro è ancora coperto dalla roccia e i ricercatori useranno tecniche avanzate di scansione per creare un’immagine del suo scheletro completo. Non si tratta quindi di una scoperta, ma di una ricerca scientifica – ancora in corso – su una scoperta che è avvenuta ben più di 20 anni fa, non proprio l’altro ieri.

CREDIT PHOTO: iScience

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