Il candidato al Senato USA (pro Trump) che crede alla bufala dei campi di concentramento covid

James David Vance si è basato su un finto sito del Dipartimento della sicurezza interna degli Stati Uniti (DHS). E ci ha creduto, senza verificare

23/12/2021 di Enzo Boldi

Ogni mondo è Paese e ogni singolo cittadino sceglie a i propri rappresentanti, anche quelli che – nonostante il tentativo di ottenere un posto di rilievo nelle Aule più importanti di uno dei Paesi più importanti del mondo – non sono in grado di discernere la realtà dalla fantasia. La verità dalle notizie false che si leggono in giro per i social e, più in generale, sul web. Questo è il caso di James David Vance, il candidato repubblicano (fervente sostenitore di Trump e del suo “Make America Great Again”) per il seggio da senatore in Ohio. Colui il quale ha creduto alla bufala dei campi di concentramento Covid voluti da Joe Biden.

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Una triste vicenda, specchio dei tempi che stiamo vivendo. Tempi in cui chi amministra – o si candida a farlo – dovrebbe riflettere e verificare prima di propinare al popolo cotante fake news. Perché la bufala dei campi di concentramento Covid negli Stati Uniti aveva tutte le caratteristiche per essere smascherata nel giro di pochissimi istanti. Come spiega il Daily Beast, si trattava – probabilmente – del classico contenuto satirico pubblicato online come atto di “trolling” nei confronti dei no vax e dei negazionisti. Il tutto è stato architettato partendo dalla realizzazione di una schermata che ricordava da vicino quella del sito ufficiale del Dipartimento della sicurezza interna degli Stati Uniti (DHS).

Campi di concentramento Covid, il candidato americano crede alla bufala

Una schermata simile. Non uguale. E lì dentro si faceva riferimento a questo piano di Joe Biden per la realizzazione di campi di concentramento Covid negli Stati Uniti. Ovviamente si tratta di una bufala. Non basta, infatti, un logo in uno screenshot per attribuire veridicità al contenuto. Soprattutto perché non vi è traccia di questa “notizia” sui siti ufficiali di riferimento. E non solo. All’interno di quel presunto documento del DHS americano veniva fatto anche un nome: quello di Tim Woods, indicato come segretario del Dipartimento della sicurezza interna degli Stati Uniti. Peccato che lo fosse solamente in una fiction, essendo uno dei protagonisti della popolare serie tv “24”. Ma il candidato repubblicano in Ohio ci ha creduto.

(foto di copertina: da Instagram)

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