Le tre regole di un adv «fatto bene» con l’esempio di Elisamangiarsano e Polli1872

Sotto i Reel o i post contenenti una pubblicità, capita spesso di leggere commenti del tipo «Questa sì che è un adv fatto bene» e, altrettante volte, capita che gli utenti urlino nei commenti alla «marchetta» per via di un contenuto troppo pubblicitario. Come attirare dunque più commenti come i primi e allontanare questi ultimi?

08/07/2023 di Giorgia Giangrande

Elisa Sorrentino, in qualità di Content Creator, sta collaborando con alcuni importanti Brand per raccontare i valori e/o la qualità di alcuni prodotti, uno dei punti cardine infatti dell’Influencer Marketing. Una delle ultime collaborazioni di Elisa è quella con l’azienda storica italiana Polli 1872 che – affidandosi all’agenzia di marketing e consulenza digitale Ready2Fly e nell’ambito di una più ampia campagna di comunicazione ed amplificazione mediatica – ha coinvolto anche Elisamangiarsano per la promozione dei suoi principali prodotti adatti alla stagione estiva, con una strategia che ha già riscosso grande successo. A cosa si deve il risultato di questa performance? Vedremo in questo articolo le tre regole di quello che da molti utenti viene definito «l’adv fatto bene».

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«Chi urla alla marchetta è il primo che poi canta»

Un recente singolo dei Pinguini Tattici Nucleari dal titolo «Coca Zero» fotografa in qualche modo la situazione contemporanea attuale nel mercato dell’influencer marketing, che passa soprattutto attraverso le piattaforme social che presidiamo ogni giorno: sia come utenti-viewer che come creatori di contenuti. Il frontman del gruppo Riccardo Zanotti ha parlato del brano come di «un pezzo che parla di cambiamento. La canzone affronta svariati temi, dalla sostenibilità, al gender, alla religione, soffermandosi in modo particolare sulla modalità in cui le diverse generazioni si confrontano sui temi di oggi, di ieri e di domani».

Con il verso «Chi urla alla marchetta è il primo che poi canta» la band ha cercato anche di arginare quella che, nei loro confronti, avrebbe potuto portare a una possibile accusa di marchetta (come se fossero stati pagati dal marchio per citarlo nel loro testo) in un mondo che ormai fa spesso product placement.

Le accuse di «marchetta», infatti, nei social sono molto frequenti e spesso dirette a quegli influencer che si trovano – talvolta in modo palesemente inverosimile – a sponsorizzare prodotti nei quali non credono e che non avrebbero nemmeno provato se non fossero stati pagati per farlo.

Le tre regole dell’adv perfetto

Se sei un creator o influencer come Elisamangiarsano, come puoi evitare le «accuse di marchetta» e attirare, al contrario, commenti di utenti che apprezzano la tua bravura nel promuovere un prodotto, parlare di un servizio o lanciare un codice sconto? Spoiler: al «me lo avete chiesto in tantissimi» non ci crede più nessuno.

Vi sono tre regole che – se rispettate – possono prevenire il successo di un contenuto realizzato nell’ambito di una campagna di marketing:

  • utilità
  • coerenza
  • tempismo

Utilità. L’utente che fruisce di quel Reel, Post o Stories deve guadagnare qualcosa: l’apprendimento di una nuova nozione; una tip a cui non aveva mai pensato; un itinerario alternativo; un codice sconto che gli permetta di risparmiare; una ricetta che possa svoltare una cena. L’utente deve ottenere un vantaggio, un beneficio.

Coerenza. L’utente che si trova davanti un contenuto adv del creator che segue da tempo deve trovare quel contenuto coerente con la narrazione che il creator ha fatto fino a quel momento. Un esempio? Se un creator ha sempre detto che non ama mangiare la carne, sarebbe straniante se un giorno si trovasse a promuovere una bistecca fiorentina. I follower non perdonano e, in casi come questo, il rischio shitstorm è elevatissimo.

Tempismo. La pubblicazione di un adv, che riguardi una videoricetta o un viaggio, deve essere puntuale. Con la stagione, con le esigenze di mercato, con le esigenze dei propri followers. Non si può promuovere una vellutata a giugno se la gente è desiderosa di provare cene fresche, facili e veloci.

La collaborazione tra Polli1972 ed Elisamangiarsano ne è un esempio?

Alla luce di queste tre regole, c’è un esempio che possa sintetizzarle tutte? Sì, quello del Reel realizzato in collaborazione tra la food creator @elisamangiarsano  e Polli1872, azienda leader nella produzione di pesti, sughi pronti e conserve vegetali.

Infatti, lo scorso 6 luglio, quando le giornate cominciavano a essere particolarmente calde in Italia, Elisa ha proposto un piatto sano e bilanciato, fresco e veloce che – come dice lei – “con questo caldo è proprio ciò che ci vuole”.

Infine, con un product placement da fare invidia alle migliori strategie di marketing, Elisa, che propone abitualmente soluzioni semplici e sfiziose, ha scelto di farcire la sua insalata di cous cous con RisoPiù 16 verdure di Polli.

 

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Utilità? Sì. Coerenza? Sì. Tempismo? Anche.

È un contenuto perfetto? Magari no. Ma a giudicare dal sentiment, è senz’altro quella che gli utenti dei social definiscono «un adv fatto bene».

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