La liberale radio russa Ekho Moskvy è stata completamente liquidata

La notizia è arrivata questa mattina: il 1° marzo erano state sospese le trasmissioni, mentre adesso è arrivata una decisione direttamente sulla società

03/03/2022 di Gianmichele Laino

Il 1° marzo era stata presa una decisione – già molto contestata in occidente – in merito alla storica radio Eco di Mosca (Echo Moskvy). Il Roskomnadzor, l’agenzia garante delle comunicazioni in Russia, aveva sospeso l’emittenza e aveva bloccato il sito in territorio russo, inserendo la stazione radio nell’elenco di quei media (insieme al canale televisivo Dozhd) che si comportano come “agente straniero” all’interno del territorio russo. Oggi, la decisione su Eco di Mosca è ancora più radicale: la società editrice della radio è stata liquidata e i giornalisti (oltre che tutti gli operatori) verranno licenziati. La decisione è stata accolta con evidente disappunto da tutti coloro che hanno collaborato, in questi anni, alla riuscita delle trasmissioni. L’Eco di Mosca è una emittente liberale, che non ha esitato a mostrare punti di vista differenti – rispetto alla tradizionale propaganda russa – anche sul conflitto attualmente in corso in Ucraina.

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Eco di Mosca, la società della radio liberale è stata liquidata

Nel comunicato stringato che ha dato la notizia, si può leggere: «Dopo aver preso in considerazione l’ordine dell’Ufficio del procuratore generale della Federazione Russa sulla limitazione dell’accesso al mezzo di comunicazione Ekho Moskvy, il 3 marzo il consiglio di amministrazione di Ekho Moskvy CJSC ha deciso di chiudere il canale radiofonico Ekho Moskvy e i media dell’omonimo sito web».

Decisione senza appello. Ekho Moskvy fa parte della holding Gazprom-Media, ma nonostante il ruolo di primo piano che questa holding ha nell’economia russa (o forse proprio per questo) non c’è stato modo di evitare questa chiusura. Una voce storica della radio, la giornalista Tania Felgengauer, ha twittato qualcosa come «voglio dirti: liquida il c**o» in aperto dissenso con la decisione di bloccare qualsiasi attività dell’Eco di Mosca:

Il racconto della guerra in Ucraina, dunque, sta perdendo sempre di più pezzi di un racconto polifonico. Ekho Moskvy era stata molto critica nei confronti delle ultime decisioni di Vladimir Putin. Alexei Venediktov, il caporedattore della radio nonché uno dei giornalisti russi più famosi al mondo, aveva annunciato – poco prima che il consiglio si riunisse per decidere il futuro dell’emittente – che la sua linea editoriale non sarebbe cambiata. Una condizione che, evidentemente, andava a cozzare con gli interessi propagandistici di Mosca che, adesso, può contare soltanto sui suoi organi di informazione affiliati.

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