Nel nuovo Dpcm in vigore dal 15 luglio sono previste norme più stringenti per sagre, fiere ed eventi

Il governo sta procedendo con gli ultimi aggiustamenti del nuovo Dpcm 15 luglio, che dovrà rinnovare le regole sul distanziamento sociale in scadenza dal 14 luglio. Tra le nuove e più chiare regole per vietare gli assembramenti e il divieto di ingresso per chi proviene da paesi considerati a rischio, spuntano anche nuove e più stringenti regole per la gestione di fiere, sagre ed eventi. Sono questi – insieme alle discoteche e ai luoghi di movida – i posto ritenuti più pericolosi nell’estate italiana, considerato anche l’esplosione di nuovi focolai un po’ in tutte le regioni. Proprio queste ultime avranno un potere centrale nello stabilire le nuove regole.

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La proroga dello stato di emergenza e la responsabilità delle regioni

Nell’ambito di ciò che si va disegnando per l’Italia c’è la proroga dello stato di emergenza fino a fine anno – così da legittimare le possibili e necessarie limitazioni della libertà personale per il contenimento del virus -. Tra le questioni più spinose e ancora da decidere del nuovo Dpcm c’è sicuramente quella di rendere i controlli su sagre, eventi e fiere più stringenti. Il dibattito per stabilire come comportarsi è ancora in corso, con Speranza che spinge per fermare i grandi assembramenti a meno che non siano le singole regioni a decidere diversamente e a prendersi la responsabilità delle conseguenze. In questo senso si attende il parere degli scienziati, che arriverà domani.

Mascherine, discoteche e divieto di assembramenti

Per quanto riguarda le mascherine, rimane l’obbligo di utilizzo nei luoghi chiusi quando non può essere garantito il distanziamento sociale. Cambiano, invece, le norme relative ai guanti: stando al parere delle regioni «possono rappresentare un rischio aggiuntivo con un impiego errato». Rimane la regola di lasciare le proprie generalità nei locali pubblici, dati che verranno conservati per due settimane. Per quanto riguarda discoteche e sale da ballo, si dovrebbe procedere con un via libera vietando però i balli al chiuso almeno fino alla fine del mese, salvo differente decisione delle singole regioni. Rimane – vista la nascita di nuovi focolai in tutto il paese – il divieto di assembramenti con conseguenti multe nei luoghi della movida e sulle spiagge.

(Immagine copertina dal profilo Facebook di Conte)

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